«Un’Amministrazione a due velocità»

Giorgio Da Rin illustra la filosofia che lo guiderà se sarà eletto sindaco

CORTINA. I Mondiali al centro del programma elettorale anche di “Cortina presente e futuro”, che vede come candidato sindaco Giorgio Da Rin.

«Unione, umiltà, determinazione, voglia di cambiamento», dichiara Da Rin, «sono alcune delle caratteristiche che vengono incarnate dal nostro gruppo. Se verremo eletti, la nostra sarà un’Amministrazione a due velocità: una concentrata sul presente con iniziative legate al decoro urbano; alle associazioni di volontario che vanno aiutate affinché venga snellito il fardello burocratico che oggi le danneggia; all’iter verso i Mondiali 2021; all’istruzione ed al sociale; alla costante vigilanza sul Codivilla che riteniamo debba continuare ad essere un presidio medico che garantisca il diritto alla salute per residenti e turisti. La seconda “velocità” concentrata sul futuro, con progettualità inerenti la carenza di parcheggi, la viabilità, la promozione turistica, l'artigianato e il commercio. Abbiamo voluto creare un gruppo eterogeneo che si presenta agli elettori con umiltà. Il nostro desiderio è quello di creare una vera sinergia tra l’Amministrazione comunale e la cittadinanza. Il Comune deve essere la casa di ognuno di noi, le porte devono essere aperte. Se eletti, noi accoglieremo i cittadini, per ascoltarli. Saremo pronti a ricevere consigli e critiche, e ad aiutare chi ha necessità».

Al programma Da Rin e i suoi lavorano da mesi. “Cortina presente e futuro” nasce grazie all’esperienza di Stefano Ghezze, che continua a collaborare con il gruppo.

«Ghezze ci sta accompagnando in questa esperienza», ammette Da Rin, «è per noi una guida, ma non è tra i candidati perché abbiamo voluto dare un segnale forte di cambiamento. Nella nostra lista non c’è infatti nessuno che sia stato precedentemente in Amministrazione. Se, da un lato, questo per qualcuno può essere un difetto, dall’altro posso rassicurare che per noi è un valore aggiunto. Il nostro programma non è un libro dei sogni, ma si basa su un’analisi reale e realistica del paese e delle possibilità dettate anche dalle normative vigenti. Noi siamo persone semplici, ma consapevoli delle problematiche del paese. Ho toccato con mano i problemi burocratici che le associazioni del territorio vivono. Noi riteniamo che il volontariato sia il fiore all'occhiello del paese, capace di creare eventi, momenti di aggregazione. Se eletti», conclude, «lavoreremo per far sì che i volontari del paese possano essere agevolati negli iter burocratici per ricevere spazi pubblici e contributi per continuare ad organizzare i loro grandi eventi». (a.s.)

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