Unesco, un festival dedicato allo sfalcio per parlare di montagna / VIDEO / FOTO

A settembre in Alta Badia il numero zero di una iniziativa innovativa proposta dall’associazione Isoipse di Belluno

BELLUNO. Raccontare lo sfalcio, ma a colori. Sarà questo il tema del primo “Dolomites Unesco LabFest”, che si terrà a La Val, in Alta Badia, provincia di Bolzano, dal 5 al 7 settembre.

«Un numero zero di un'iniziativa su cui puntiamo molto – spiega Marcella Morandini, segretario generale della Fondazione Dolomiti Unesco – un'idea innovativa che ci è stata proposta dall'associazione Isoipse di Belluno e che, nel tempo, avrà la funzione di coinvolgere, su diversi temi, tutte le persone che sentono le Dolomiti come la loro casa».

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La Fondazione Dolomiti Unesco assume, quindi, un ruolo centrale di regìa per far lavorare insieme le persone, per creare coesione fra i popoli che vivono (o che amano da turisti) questo territorio. Un'iniziativa partecipata, che vuole coinvolgere e stimolare, rappresentare e innovare, recuperare la storia mentre si immagina e si costruisce il futuro di un territorio. «Un approccio fresco, giovane, creativo – prosegue la Morandini - dove si incontreranno generazioni diverse e molteplici professionalità e sensibilità. Per arrivare a riflessioni e proposte concrete, elaborate su vari tavoli, mischiando le più diverse competenze».

E ad indicare la necessità e la volontà di una partecipazione dal basso, è stata prevista anche una campagna di crowdfunding con una donazione libera. A partire dal 3 giugno e per la durata di due mesi, ciascuno può contribuire, infatti, a raggiungere l'ambizioso obiettivo di 50.000 euro, con piccole donazioni a partire da 10 euro e ricevendo in cambio un dono speciale a sorpresa. «Qualunque contributo è prezioso per la riuscita del festival. Ovviamente – sottolinea il segretario della Fondazione - andiamo anche in cerca di sponsor che possano garantirci cifre più sostanziose; ma ci teniamo a dare il segnale che in tanti si può, in tanti è meglio. Poi è chiaro che il calendario delle iniziative verrà modellato, giorno dopo giorno, sulla base dei finanziamenti che riusciremo a raccogliere».

L'oggetto dell'edizione zero del Dolomites Unesco LabFest sarà dunque lo sfalcio. «È un argomento concreto, legato alla terra, attraverso il quale sarà possibile discutere anche di tutela del paesaggio, turismo, agricoltura e pascolo, attualità della tradizione, spopolamento e ritorno alla terra».

Insomma un tema insieme tanto antico quanto attuale, utile per superare l'immagine spesso stereotipata di una montagna da cartolina e raccontare invece la montagna reale. «Il nostro Labfest – spiega Marcella Morandini - ha l'ambizione di raccontare lo sfalcio, diciamo così, a colori, attraverso i social media, ai giovani e con i giovani, parlando di economia e letteratura, ascoltando storie vere. Perché la cura dei prati è tuttora essenziale per l'equilibrio del territorio Dolomiti».

Sul tema dello sfalcio si vuole dunque coinvolgere esperti e curiosi del mondo della geografia, dell'architettura, dell'urbanistica e del paesaggio, dell'antropologia, delle scienze naturali, dell'economia e del turismo. E poi giornalismo ambientale, documentaristica, amministrazione del territorio, musica e letteratura, teatro, cucina, fotografia.

«Un lavoro che volutamente parte dal basso – conclude la Morandini - perché insieme vogliamo costruire la prima edizione di un festival delle genti e per le genti delle Dolomiti. E senza il contributo di tutti sarebbe impossibile».

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La campagna sui social network

È prevista fra l'altro la partecipazione dell'Orchestra Popolare delle Dolomiti ed una mostra sul fieno realizzata dalla provincia di Pordenone; per una tre giorni in collaborazione con l'Ufficio Parchi della provincia di Bolzano, che della Fondazione Unesco detiene temporaneamente la presidenza, dopo il triennio gestito da Belluno. E per il lancio di questo numero zero del Dolomites Unesco LabFest è stato anche creato un video a cura di Isoipse e dell'agenzia Cosenude, in cui l'iniziativa è presentata dai protagonisti del territorio, con i volti segnati dal tempo e dalla fatica, ma gli occhi che brillano e sorridono mentre usano i più innovativi strumenti della tecnologia (dagli smartphone ai tablet) per scambiarsi la notizia che qualcosa di nuovo sta avvenendo sulle Dolomiti e darsi l'appuntamento a La Val, a settembre, per una festa da non perdere.

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