Unicredit se ne va Filiale e bancomat chiudono a fine aprile

CESIOMAGGIORE
La riorganizzazione delle filiali di Unicredit colpisce anche Cesiomaggiore. Da fine aprile la banca chiuderà lo sportello e rimuoverà il bancomat, lasciando il comune capoluogo privo di un punto prelievi. Rimarrà disponibile il solo Postamat a Busche, creando non poche difficoltà in particolare ai cesiolini più anziani. Oltre a Cesio, il 26 aprile chiuderanno anche le filiali Unicredit di Borca, Candide e Sappada, rendendo così sempre più povere di servizi le frazioni periferiche della provincia di Belluno.
«La lettera di rimostranze indirizzata alla sede centrale di Unicredit è già predisposta», commenta arrabbiatissimo il sindaco Carlo Zanella. «Verrà girata per conoscenza anche alla Regione, alla Provincia e alla Prefettura, così da denunciare l’ennesima mancanza di attenzione nei confronti dei piccoli comuni. L’intenzione dell’istituto ci è stata comunicata per vie informali con tempistiche ridotte, dunque la cosa è ancor più grave. Tra l’altro neppure due anni fa avevano provveduto ad effettuare lavori di ristrutturazione dell’edificio di loro proprietà in cui è contenuto lo sportello».
Il primo cittadino di Cesiomaggiore è un fiume in piena: «Continua a non esserci rispetto per le persone più anziane, perché vorrei vedere se davvero il 95 per cento dei cesiolini effettua le operazioni direttamente dal telefono come dicono. Non capisco poi quale sia il risparmio: la sede è loro. Anzi, nell’anno dello smartworking, viene accentrato un servizio anziché consentire a un operatore di seguire con tutti i criteri di sicurezza il cliente. Se Unicredit avesse avuto la pazienza di attendere qualche anno, avrebbe trovato giovamento dal ricambio generazionale portato dai nati negli ultimi tempi».
Ora c’è un problema da risolvere. «Poste Italiane con la scusa del Covid apre gli uffici di Cesiomaggiore e Soranzen una volta ogni due giorni, per prelevare o si va a Busche al Postamat oppure fuori comune. Senza dimenticare quanto sia complicato il tema dei trasporti. Stiamo cercando di vedere se qualche istituto di credito avesse il piacere di installare quantomeno il servizio bancomat, ampliando così il proprio mercato. E chissà di non ritrovarci uno stabile inutilizzato e abbandonato al centro del paese, essendo appunto di proprietà di Unicredit». —
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