Unione montana, 500 euro per il ricorso
FELTRE. Dall'Unione montana feltrina, che ha intrapreso il percorso trasformista qualificandosi come organismo politico, e non più solo tecnico, giunge finora l'unico ricorso ad adiuvandum per sostenere la causa dell'ospedale feltrino. Con il primo contributo in denaro, quantificato in cinquecento euro, per cominciare ad ammortizzare i costi iniziali del ricorso. E soprattutto per fare da apripista, sia pure dallo scranno istituzionale, a cittadini e associazioni. È quanto è emerso ieri, quando il comitato di azione locale che sostiene il ricorso al Tar contro il commissariamento dell'Usl feltrina, si è ritrovato con il sindaco Paolo Perenzin e il vicepresidente dell'Umf, Michele Balen, a fare la conta e il punto sulle azioni di protesta future. Ma il tutto deve essere fatto a tempo record.
Come aveva già detto Perenzin ai colleghi sindaci nell'ultima conferenza e come ha confermato ieri, la giunta Zaia ha una gran fretta di approvare la legge 23, già entro il mese in corso. In Regione già si è approdati in quinta commissione con il maxiemendamento della Lega che ripristina i poteri dell'azienda zero, pur subordinandola al consiglio regionale, e che approva nove aziende in tutto il Veneto, e non più sette (una per provincia), creando in questo modo malumori e segnali di fuoco da parte dei territori, come il veneziano o il veronese oltre al feltrino, che non si vedono riconoscere la deroga, come invece succede per l'alto vicentino e il Veneto orientale.
Secondo quanto fa sapere il vicepresidente Michele Balen (che regge ad interim l'ente di secondo grado in attesa di rinnovare il vertice), «l'Umf ha incaricato un legale, parte per il tutto nella operazione contro il commissariamento dell'Usl feltrina. L'avvocato allegherà quanto prima la delibera ad adiuvandum nelle sedi del tribunale amministrativo regionale», dove è stato depositato in marzo il ricorso sottoscritto da quattro cittadini di Feltre, il cui primo firmatario è Andrea Bona del Tar. Adesso il ricorso ad adiuvandum è demandato alle associazioni congiunte, si è detto all'incontro di ieri dove si sono prospettate alcune azioni di mobilitazione popolare, non ancora definite nel dettaglio.
Sul fronte istituzionale, invece, la ricerca di un'audizione da parte del presidente della conferenza dei sindaci dell'Usl 2, Perenzin, è finora rimasta inascoltata, nonostante ripetute richieste. «La maggioranza di governo lagunare ha trovato una quadratura sulla questione della legge 23. C'è da più parti la richiesta di convocare la conferenza regionale permanente. Ma ci restano quindici giorni per presentare un emendamento sull'illegittimità del commissariamento dell'Usl feltrina».
Laura Milano
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