Usl 1, prove di unificazione grazie a Suem e Radiologia

Presentata la nuova dirigenza. Il dg Rasi: «Due anestesisti feltrini in servizio al 118 Entro fine febbraio attiveremo la guardia radiologica unica provinciale»
Di Paola Dall’anese

BELLUNO. È partito il percorso per l’unificazione dei servizi delle Usl di Belluno e Feltre. Lo ha ribadito il direttore generale Adriano Rasi Caldogno durante la presentazione della nuova squadra dirigente, annunciando la firma della convenzione per tre mesi con l’Usl 2, per l’attività di soccorso alla centrale operativa del Suem 118.

«Trovandoci in situazione di criticità con il personale», spiega il direttore generale, «siamo corsi ai ripari, facendo in modo che due medici anestesisti dell’ospedale Santa Maria del Prato prestino servizio, secondo i turni, per l’elisoccorso. In questo modo, abbiamo operato uno scambio di professionisti della rete dell’urgenza-emergenza. Inoltre, sempre nell’ottica dell’unificazione, entro febbraio faremo decollare la guardia unica radiologica provinciale».

Sono i primi passi verso la fusione delle due Usl, che dovrebbe divenire definitiva entro l’anno (il mandato del direttore generale è proprio quello di traghettare le due aziende bellunesi verso l’unficazione). «Comunque sia», ha sottolineato Rasi, «fino a quando non ci sarà una decisione da parte della Regione, resteremo in stand by e le due aziende avranno la loro autonomia».

Il concetto di area vasta è datato e con gli anni è stato messo in pratica anche nell’organizzazione del lavoro e a livello finanziario. «Con Treviso», ha ricordato Rasi Caldogno, «abbiamo in comune la gestione dei sinistri, un sistema unico comprendente tutte le aziende sanitarie della Marca e le nostre due bellunesi. Da qualche anno, poi, abbiamo in comune anche il Dipartimento trasfusionale. Ora si tratterà di individuare altri temi e ampliarli in modo sinergico».

La squadra è stata scelta proprio per le competenze maturate in questi anni, con il compito di operare questo passaggio delicato. E su questo ha puntato l’attenzione Rasi Caldogno, presentando ufficialmente il direttore sanitario Giovanni Maria Pittoni, quello amministrativo Rosanna Zatta e quello del sociale-territoriale Gian Antonio Dei Tos.

«Da oggi è ufficialmente iniziata l’attività della squadra», ha ribadito il dg, ringraziando i dirigenti uscenti «per la disponibilità e serietà dimostrata in questo mese di transizione». Presentando il direttore del sociale, Rasi si è soffermato sulle capacità e competenze maturate nel campo delle relazioni col territorio e tra paziente e struttura sanitaria, quasi a voler placare la tensione creatasi nei giorni scorsi tra lui e gli amministratori della Conferenza dei sindaci, che non avevano tanto apprezzato l’arrivo di una persona da fuori provincia.

I tre neo direttori, ribadendo la loro intenzione a mettersi a disposizione della comunità, si sono detti pronti al confronto, pur consapevoli delle difficoltà causate da un territorio vasto, ma poco abitato.

Nell’ambito del sociale, il capo della futura Usl unica non ha nascosto che la strada è quella tracciata dalla Regione, per quanto riguarda le modalità di intervento e le dotazioni economiche, evidenziando però con toni preoccupati «la carenza di professionisti specializzati che è destinata a crescere e a creare non pochi disagi nei prossimi anni in un territorio come quello bellunese, già provato dai disagi della configurazione geografica».

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