Usl 1, sanzionati 800 evasori del ticket
BELLUNO. Vita dura per i furbetti del ticket. Sono 800 gli utenti dell'Usl 1 che hanno autocertificato un reddito inferiore per poter beneficiare dell'esenzione del ticket. Mentre sono 550 le posizioni che sono in corso di verifica dopo la segnalazione di anomalie da parte della Regione Veneto.
Attualmente l'azienda sanitaria sta inviando una lettera con la sanzione che dovrebbe essere tre volte il ticket non pagato, sanzione che, se pagata entro 60 giorni dalla ricezione della lettera, scende al doppio, a cui vanno aggiunte le spese postali.
Le evasioni riscontrate sono riferite alle autocertificazioni rilasciate nel 2011 relative ai redditi del 2010. Gli 800 evasori sono stati “scovati” dalla Regione Veneto che incrociava i dati con Inps, Agenzia delle Entrate e ministero del Welfare. Infatti, dal 2012 le esenzioni vengono rilasciate direttamente dall’Usl dopo aver incrociato i dati dell’anagrafe tributaria a cui ha accesso e quella sanitaria. Quindi dall’anno scorso le esenzioni arrivano direttamente a casa degli interessati. «Ma quelli a cui ancora non è arrivato nulla, possono usufruire ancora dell’autocertificazione e quindi su questi saranno fatti ulteriori controlli. Sicuramente però, questo non significa scovare gli evasori visto che noi ci basiamo sui redditi che sono stati dichiarati, e se uno dichiara il falso al fisco noi non possiamo saperlo», dice Francesco Favretti, direttore amministrativo dell’Usl 1.
Fra gli evasori, 35 utenti sono risultati avere in realtà un reddito superiore a 60 mila euro, mentre quattro superiori ai 100 mila, rispetto ad un tetto massimo che va dai 29 mila o 36 mila di reddito complessivo, cioè relativo a tutte le persone con reddito presenti nel nucleo familiare. «Secondo un calcolo approssimativo, quindi, possiamo dire che l’azienda avanza da queste persone come minimo alcune decine di migliaia di euro se consideriamo un ticket non pagato per ciascuno degli 800 utenti scovati», precisa Favretti.
Intanto l’Usl sta lavorando per rendere più agevole il servizio di Cup e di pagamento alle casse allungando anche l’orario di apertura degli sportelli. «L’idea è che ogni sportello faccia da cup e da cassa, dalle 7.45 alle 18.30 orario continuato così recupereremo nelle ore di morbida qualche unità in organico da impiegare nell’attività di recupero credito. Questo, nell’economia complessiva, dovrebbe portare a un risparmio di qualche migliaio di euro», conclude Favretti.
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