Usl 1, un palazzo a rischio statico: trasferiti i servizi
BELLUNO. Criticità statica dell’edificio, infiltrazioni d’acqua e potenziale deterioramento della struttura portante del tetto.
Lo stabile dell’Usl 1 sito in via Carducci al civico 8 non è più sicuro e così la direzione strategica dell’azienda sanitaria, in attesa di un accorpamento, ha deciso di traslocare a Cusighe (dove attualmente c’è il centro per disabili gravi e gravissimi) tutti i servizi ospitati nel palazzo vicino alla stazione ferroviaria.
L’accorpamento dovrebbe avvenire entro l’autunno del prossimo anno. Riunire tutti i servizi relativi all’ambito infanzia, adolescenza e famiglia, infatti, non solo servirà a garantire l’accessibilità degli utenti ai vari sportelli, ma anche a creare dei risparmi per l’Usl, che non sarà più costretta a pagare affitti e spese condominiali, in ottemperanza all’indicazione della Regione Veneto.
I fatti. Attualmente l’unità operativa infanzia, adolescenza e famiglia (Uoiaf), guidata da Maria Arrigoni, è dislocata in vari stabili, tra via Carducci (direzione, segreteria al 3° piano insieme a centro affido e solidarietà familiare, Unità tutela minori al 2° piano), via Feltre, via Mur di Cadola e via Medaglie d’oro. Questa dislocazione ha comportato oneri importanti per l’Usl, derivanti da canoni di locazione pari a 14.089,96 euro all’anno per l’appartamento di via Feltre e 1.970 per via Mur di Cadola; a questi si aggiungono le spese condominiali. Ma la struttura di via Carducci, di proprietà dell’Usl, è ormai vetusta e non pienamente idonea; e per la sua messa in sicurezza sono necessari ingenti investimenti, che non sono nelle disponibilità dell’azienda.
Le piogge. Ad accelerare i tempi verso la logica scelta di accorpare i servizi in un unico edificio, ci hanno pensato le piogge di settembre, che hanno evidenziato una criticità non solo statica, «ma anche del tetto, con un rischio elevato per secondo e terzo piano», precisa Maria Arrigoni. «L’Usl ha così deciso di trasferire il Centro affido e solidarietà familiare; la direzione e la segreteria dell’Uoiaf; il centro regionale Tetto azzurro; l’unità tutela minori; il tribunale del malato; il servizio educativo del servizio sociale territoriale disabii adulti». Questi servizi hanno trovato ospitalità in parte nella sede del consultorio in via Feltre 102, in parte nel palazzo che ospita la sede dell’Usl, in un appartamento a Lambioi e in un locale della neuropsichiatria infantile a Cusighe.
L’accorpamento a Cusighe. L’obiettivo dichiarato, comunque, resta il trasferimento in toto a Cusighe, dove si libereranno alcuni spazi del SerD, della neurospichiatria infantile e della formazione del personale, compreso il centro diurno. «Il tutto sarà possibile tramite un intervento in economia da parte del servizio tecnico dell’Usl; con tinteggiature e qualche piccolo intervento si potranno così realizzare due palestre per la riabilitazione psicomotoria, una piccola sala d’attesa e due bagni. Una sala sarà assegnata al servizio sociale territoriale dell’età adulta disabili e al servizio integrazione scolastica e sociale, mentre al primo piano saranno collocati il centro affido e solidarietà familiare, la segreteria e la direzione dell’Uoiaf e il consultorio familiare».
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