Usl 2: salvi gli straordinari 2015, si tratta con i ricorrenti
FELTRE. I soldi degli straordinari non saranno toccati, almeno per il 2015. Ciò significa che le sedicimila ore in più che i dipendenti di comparto avranno effettuato nel corso di quest'anno, saranno erogate senza modifiche nei primi mesi del 2016. Mentre per la lettera dove si comunica ad ogni dipendente dell'Usl 2 (fatta eccezione per i medici) che si congela una quota parte del loro stipendio, l'Usl si è riservata un tempo di almeno quindici giorni, prima dell'eventuale trasmissione. Un tempo che serve a trattare con la parte sindacale dei ricorrenti, diciassette dirigenti sanitari non medici, sia la quota di spettanza sentenziata dal tribunale di Belluno fino al 2009, che quella rivalutata dal 2009 ad oggi. Due step che insieme sfiorano i dodici milioni di euro.
Da qui l'importanza di scendere a patti con i ricorrenti ai quali sarà proposta una transazione, ossia una riduzione, ove possibile, delle quote annue di spettanza. È questo quanto emerso ieri al tavolo fra dirigenza Usl e sindacati (Cgil, Cisl, Uil e Nursing Up). I quali, in maniera congiunta, hanno ribadito ancora una volta l'inaccettabilità di due provvedimenti (quello del congelamento degli oltre cinquecentomila euro per gli straordinari e quello della messa in mora degli stipendi). Lo stato di agitazione, proclamato venti giorni fa, resta tale ma senza “scioperi” delle ore in più. «L'azienda ci ha informati che è in corso una trattativa fra il legale di parte Usl, Maria Luisa Miazzi, e il sindacalista Giorgio Faccioli che ha portato avanti la vertenza dei ricorrenti», spiega Stefania Marsango, coordinatrice delle rsu dell'Usl 2. «Noi abbiamo chiesto di non inviare nessuna lettera in questi giorni, almeno in attesa di capire se si possa arrivare a un accordo sia sul pregresso vantato fino al 2009 dai dirigenti che hanno vinto la causa, che sulla rivalutazione dei fondi per gli anni successivi».
Ieri l’azienda ha comunicato che «qualora lo stato di agitazione venisse sospeso, si impegna a rinviare la trasmissione del provvedimento di messa in mora ai dipendenti per “ripetizione di somme indebite” a dopo il 15.9.2015 e a deliberare i fondi individuali di risultato 2015 senza il congelamento di alcuna parte di essi. Su queste posizioni si ritiene di aver dato disponibilità e apertura e di aver adottato i segni di un accordo il più proficuo possibile per le parti, confidando in un esito migliore del contenzioso nelle prossime settimane». (l.m.)
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