Ustionata in casa, muore dopo tre mesi
ZOLDO ALTO. Non ce l’ha fatta Vanda Imelda Rizzardini. La 73enne di Coi (Zoldo Alto), che lo scorso novembre era stata investita da una fiammata sprigionatasi da una stufa mentre si trovava a casa sua, è deceduta nella notte di giovedì 20 febbraio a seguito delle gravi ustioni riportate. La donna era ricoverata da più di tre mesi nel Centro grandi ustionati di Padova.
L’incidente domestico era avvenuto il 9 novembre. Imelda Rizzardini stava alimentando con una bottiglietta di liquido infiammabile la stufa di casa. Un improvviso ritorno di fiamma l’aveva colpita in pieno, provocandole gravi ustioni al volto e sul resto del corpo.
Trasportata in un primo momento all’ospedale San Martino di Belluno, la 73enne zoldana era stata poi trasferita d’urgenza al Centro grandi ustionati di Padova, dove le sue condizioni erano subito apparse gravi. Dopo tre mesi di degenza nella struttura sanitaria, periodo durante il quale, sotto le cure specialistiche del personale medico padovano, la situazione clinica di Vanda Imelda Rizzardini sembrava aver registrato lievi miglioramenti.
All’inizio della scorsa settimana, però, si era registrata una ricaduta, con il nuovo aggravarsi delle condizioni della donna. Complicazioni che, nonostante i disperati tentativi dei medici, hanno portato alla morte della 73enne, avvenuta nella notte di giovedì scorso.
A seguito del decesso, come da prassi trattandosi di una morte non dovuta a cause naturali, la Procura della Repubblica di Padova aveva avviato gli accertamenti del caso. Solo lunedì sera il via libera dell’autorità giudiziaria, che ha messo a disposizione dei familiari la salma.
Vanda Imelda Rizzardini, classe 1940 (avrebbe compiuto a maggio 74 anni), vedova, risiedeva in piazza dei Zocoi, nella frazione di Coi.
La scomparsa della donna ha lasciato nel lutto la figlia Anna e l’amata nipotina Giada, la sorella Luciana e i cugini Elena, Gigi e Romeo.
I funerali saranno celebrati domani, giovedì 27 febbraio, alle 14.30, nella chiesa Arcipretale di San Nicolò a Fusine di Zoldo Alto.
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