«Va sistemata anche l’area fuori dai confini del Parco»

BELLUNO. «Questa sentenza determina un punto di partenza netto e per noi è motivo di grande soddisfazione che ad emetterla sia stato il Tribunale superiore delle acque». Proprio quell'organismo che...

BELLUNO. «Questa sentenza determina un punto di partenza netto e per noi è motivo di grande soddisfazione che ad emetterla sia stato il Tribunale superiore delle acque». Proprio quell'organismo che in prima istanza aveva dato ragione a Valsabbia, non al Wwf di Augusto De Nato, che aveva presentato ricorso contro il progetto per la costruzione della centralina idroelettrica in valle del Mis. La Cassazione, poi, ribaltò quella sentenza.

«Evidentemente la storia insegna», dichiara De Nato. «Abbiamo la presunzione di credere di aver segnato la strada con quel ricorso. Adesso terremo sotto controllo la situazione affinché non si incastri tutto in qualche meandro della giustizia e speriamo che questa sentenza sia veramente il punto di partenza per arrivare alla chiusura di questa triste vicenda».

Il ripristino della valle è necessario, ribadisce De Nato: «E attenzione, perché la Cassazione è stata chiara: il ripristino è anche da riferirsi alle opere di presa a monte, collocate all'esterno dei confini del Parco», conclude il vicepresidente del Wwf Veneto. «Che nessuno si sogni di ripristinare lo stato dei luoghi solo all'interno dei confini del Parco».

«Il ripristino non è sacrosanto: è obbligatorio per legge», aggiunge Corrado Campedel, portavoce dei comitati civici locali. «Se già prima l'alibi non reggeva, adesso non c'è proprio più. Bisognerà che tutti si assumano le proprie responsabilità e che si faccia quello che chiediamo da quattro anni». (a.f.)

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