Vacanze natalizie, cresciuti del 17% gli interventi di soccorso nel Bellunese
Aumentate del 35% le missioni dell’elicottero del Suem. Arriva al 49% in provincia la copertura vaccinale contro l’influenza tra over 65 e fragili: il dato non soddisfa gli obiettivi dell’Ulss 1 Dolomiti
Sono cresciute del 17% le uscite del mezzi di soccorso (ambulanze ed elicotteri) durante le festività natalizie (dal 20 dicembre al 9 gennaio) in provincia di Belluno passando dalle 1260 dell’inverno 2023-2024 alle attuali 1479. Di queste 91 sono state le missioni di elisoccorso, vale a dire il 35% in più rispetto allo scorso anno. Di queste 53 sono state eseguite da Falco 1 e 38 da Falco 2, e il 10% è relativo a persone straniere.
L’attività del Suem
In totale le chiamate al Suem sono state 4.251, in linea con quelle dello scorso anno. Le giornate con un maggior numero di chiamate sono state quelle del 31 dicembre e del 4 gennaio.
L’età delle persone soccorse, per lo più per traumi di diversa natura (43%), era compresa tra i 15 e i 64 anni (42%), mentre gli over 80 soccorsi sono stati il 31%.
Il 47% dei pazienti soccorsi (660) lo è stato a domicilio, mentre il 18% era in pista (250) perlopiù nei comprensori di Cortina (101) e di Arabba (72). Il 7% (94) invece è stato coinvolto in incidenti stradali. Il numero maggiore di interventi in pista si sono registrati il 29 dicembre (35), il 3 gennaio (25 interventi), mentre il 27 e il 31 dicembre gli interventi di soccorso sono stati 20 per ciascuna giornata.
L’attività del Pronto soccorso
Sul fronte degli interventi di urgenza – emergenza, sono stati 6.354 gli accessi ai Pronto soccorso bellunesi, con un picco in quelli di Pieve di Cadore (+4%) e al Punto di primo intervento di Auronzo (+30%). «Dati in linea con quelli dello scorso anno nello stesso periodo», precisa il commissario straordinario dell’Ulss 1 Dolomiti, Giuseppe Dal Ben che evidenzia come la media giornaliera di accessi nel periodo natalizio ai Pronto soccorso è stata di 303 (+15 rispetto alla media annuale). Le giornate di picco sono state quelle del 27 dicembre con 395 accessi totali e del 30 dicembre con 400.
Dieci le giornate con accessi oltre la media. «Purtroppo il 63,8% degli accessi ai Pronto soccorsi sono stati definiti al triage di colore bianco, mentre il 18% aveva un codice arancione, 10% erano codici verdi e il 6,3% giallo. Soltanto l’1,5% dei pazienti arrivati al servizio di emergenza-urgenza aveva un codice rosso. Il 70% dei pazienti è residente nel Bellunese, il 14,1% viene da fuori Veneto, il 13% dal Veneto e il 3,7% dall’estero», puntualizza Dal Ben.
L’influenza
Attualmente colpiti da sindromi similinfluenzali in provincia di Belluno ci sono 1.400 persone. Lo dice il direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 1 Dolomiti, Sandro Cinquetti facendo il punto sull’influenza nel territorio dolomitico.«Ma ancora non si è raggiunto il picco come gli altri anni quando c’erano 20 casi ogni mille abitanti, mentre ora siamo sotto ai 5 casi sempre per mille abitanti», precisa Cinquetti.
Non è andata in modo entusiastico nemmeno la campagna vaccinale contro l’influenza che si attesta intorno al 49% di over 65 e fragili vaccinati, «in linea con i dati dello scorso anno ma al di sotto dell’obiettivo del 60% che ci eravamo posti», sottolinea anche il commissario Dal Ben che non è soddisfatto del risultato.Sono state vaccinate in provincia 36.774 persone al 6 gennaio 2025, raggiungendo appunto una copertura sugli over 65 del 48,9% contro una media veneta del 49,6%.
A svolgere il compito maggiore nella campagna vaccinale sono stati i medici di famiglia con oltre la metà delle immunizzazioni eseguite, seguiti dai pediatri di libera scelta, e dal Servizio di prevenzione dell’Ulss. Bene anche l’attività delle farmacie.
Poco attraente anche il vaccino contro il Covid che è stato inoculato a 4.825 bellunesi, pari al 6,5% di copertura per gli over 60, lo stesso dato della media veneta.
Bene, invece, è andata la prima campagna per l’iniezione dell’anticorpo monoclonale contro il virus respiratorio sinciziale sui neonati. Tra l’attività dei pediatri e quella dei punti nascita territoriali sono stati sottoposti alla terapia 766 bambini raggiungendo una copertura totale del 67,7% (è del 68,6% quella regionale). «Ma il nostro dato potrebbe essere sottostimato», fa sapere il commissario Dal Ben, «perchè stiamo recuperando i dat i dei nati fuori regione come a Brunico».
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