Vaccinazioni, blitz dei Nas nelle scuole: sotto esame le autocertificazioni

I militari hanno eseguito le verifiche in sei istituti comprensivi tra Belluno e Feltre

BELLUNO. Contro i furbetti del vaccino scattano i blitz dei carabinieri del Nucleo antisofisticazione di Treviso in sei istituti comprensivi della provincia.

I controlli sono stati eseguiti per tutta la giornata di ieri da due squadre di militari specializzati dell’Arma. Sotto la lente, appunto, le autocertificazioni presentate dalle famiglie dei bambini che quest’anno frequenteranno asili ed elementari del Bellunese. Ma sono stati controllati anche gli stessi certificati vaccinali rilasciati direttamente dall’Usl.

Questi controlli «sono stati disposti per tutta Italia direttamente dal Comando carabinieri per la tutela della salute di Roma, che ha voluto verificare il rispetto dell’applicazione della normativa sulle vaccinazioni obbligatorie per tutti i ragazzi da 0 a 16 anni», precisa il comandante dei Nas di Treviso, Vincenzo Nicoletti. Immunizzazione che, nelle scuole dell’infanzia cioè asili e asili nido, porta all’esclusione dei bimbi non in regola.

È proprio di questi giorni, infatti, il susseguirsi di polemiche e di critiche alla norma in vigore dallo scorso anno e anche il dibattito all’interno delle forze di governo in queste settimane è stato tutt’altro che pacato. Proprio ieri, come ci testimonia il deputato bellunese di Forza Italia, Dario Bond «mentre noi eravamo impegnati in una commissione per discutere di questo, Lega e M5S erano a favore di eliminare l’obbligo della certificazione, senza sapere che invece il governo aveva deciso qualche ora prima il contrario».

Insomma, quello dell’obbligo vaccinale resta uno di quei temi che, da oltre un anno, sta infiammando le discussioni non solo a livello politico, ma anche tra genitori. E anche per l’avvio di questo nuovo anno scolastico la confusione è ancora tanta.

I carabinieri del Nas hanno preso in esame, a campione, sei dei 25 istituti comprensivi bellunesi tra Belluno e Feltre. I militari si sono presentati direttamente nelle segreterie degli Ic chiedendo di poter visionare la documentazione. Tra gli istituti visitati anche l’Ic Tina Merlin di Belluno dove le squadre del Nas si sono fermate per quasi due ore. La dirigente Bruna Codogno era a Follina dove regge un altro comprensivo. «Ma dalla segreteria mi hanno chiamata al telefono. I carabinieri ci hanno spiegato che erano venuti per i documenti delle vaccinazioni. Noi abbiamo dato tutta la nostra disponibilità. Credo sia giusto eseguire questi controlli altrimenti si rischia che ognuno faccia quello che vuole».

«Lo scopo dei controlli», precisa il comandante Nicoletti, «è quello di verificare non solo la veridicità delle autocertificazioni, ma anche il rispetto della normativa e l’incidenza dei non vaccinati nelle scuole. I dati raccolti e verificati con l’anagrafe vaccinale veneta saranno poi trasmessi direttamente al Ministero». —


 

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