Vaccini poco utilizzati: medici preoccupati
BELLUNO. Inaspettato calo delle vaccinazioni antinfluenzali nell’Usl 1. I dati relativi al 2012 preoccupano molto il dirigente del Servizio di igiene e sanità pubblica dell’azienda sanitaria, Fabio Soppelsa.
«I dati che abbiamo registrato comprendono anche l’attività dei medici di famiglia e parlano chiaro», sottolinea Soppelsa: «Per i soggetti over 65 anni,si è passati da una copertura del 63,3% del 2008, al 62% del 2009, per giungere, in un calando costante, al 50.7% del 2012. E pensare che l’obiettivo fissato dalla Regione è di una copertura del 75%».
Le motivazioni di questa flessione, secondo il responsabile del Sisp, vanno ricercate nel flop dei vaccini contro l’aviaria e, quest’inverno, sul problema del vaccini non idonei. «Malgrado la campagna fatta negli ultimi anni su tutti i mass media, non abbiamo ottenuto il risultato sperato. A questo punto bisognerà pensare qualcosa di diverso, perché il mancato vaccino per le fasce a rischio rappresenta un pericolo per la loro salute».
Si dicono preoccupati anche i medici di famiglia: «Sicuramente non ha aiutato il problema del cambio di vaccini in corso d’opera per problemi di idoneità. E poi anche le quantità pervenuteci non erano precise, un inconveniente che ci ha visti costretti a prendere le scorte necessarie due volte», precisa Fabio Bortot, fiduciario dei medici di famiglia. «Sono molto perplesso per questo risultato. Dobbiamo riflettere per migliorare le informazioni circa l’importanza delle vaccinazioni antinfluenzali per le fasce a rischio. Ho visto con i miei occhi che quest’anno gli anziani che si sono vaccinati hanno avuto pochissimi problemi rispetto a chi non lo ha fatto».
Per il resto, la situazione epidemiologica dell’Usl 1 non desta preoccupazioni. I dati relativi all’anno scorso, infatti, parlano di 125 inchieste epidemiologiche contro le 126 del 2011, 205 malattie infettive denunciate contro le 276 del 2011, 171 delle quali relative a residenti nel territorio dell’azienda. 49 di varicella, 13 di scarlattina, 3 di epatite A e di pneumococco, uno a testa per epatite B e meningococco. E ancora, due i casi di malattie veneree, 16 di salmonella, nove i pazienti con la Tbe, cioè l’encefalite da morso di zecca, e 10 le denunce per malattia di Lyme, sempre collegata alle zecche. Restano, invece, invariati i casi di Tbc, che sono otto. Per quanto riguarda i morsi da animali, ne sono stati registrati 180 contro i 259 del 2011.
Paola Dall’Anese
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