Vaccini, sette genitori rischiano il processo sulle autocertificazioni
Vaccini falsi: dei 17 genitori indagati, 7 rischiano il processo. La Procura della Repubblica ha studiato le autocertificazioni dell’istituto comprensivo di Trichiana e ora il cerchio si è ristretto, visto che si terrà conto solo dell’anno scolastico in corso e non di quello precedente. Papà o mamme, che hanno firmato l’autocertificazione fasulla sono indagati per l’ipotesi di reato di falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico.
Prima dell’iscrizione all’anno scolastico, il genitore o chi ne fa le veci avrebbe dovuto sottoporre i propri figli di età compresa tra zero e 16 anni a dieci vaccini obbligatori: anti polio, difterica, tetanica, epatite B, pertosse, haemophilusinfluenzae tipo B, morbillo, rosolia, parotite e varicella. Le famiglie avrebbero dovuto portare in segreteria i certificati rilasciati dall’Usl 1 Dolomiti oppure compilare un’autocertificazione firmata sulla fiducia. È proprio su queste che sono state trovate delle mancanze, anzi dei falsi penali.
Un controllo a campione era già stato effettuato ai primi di settembre in sei istituti del Bellunese, ma in seguito è scattata un’operazione molto più ampia e articolata, coordinata dal procuratore Paolo Luca e svolta sul campo dal Nucleo antisofisticazione dei carabinieri di Treviso. La scuola di Borgo Valbelluna è soltanto il primo istituto analizzato e i tempi non sono stati per niente brevi, tra una verifica e l’altra. L’analisi completa, a livello provinciale, richiederà diversi altri mesi e rischia di far emergere numeri molto preoccupanti.
Nel frattempo, è già scattato il «senza vaccino, niente scuola», per citare direttamente il ministro della Salute, Giulia Grillo. Chi non è in regola con le vaccinazioni e mette in pericolo la salute degli altri bambini deve essere tenuto a casa, soprattutto dai nidi e dalle scuole dell’infanzia. Impossibile applicare la stessa disciplina alla scuola dell’obbligo, perché comunque a scuola bisogna andarci. —
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