Vajont, in arrivo Letta e Napolitano
LONGARONE. Dalla ricostruzione del Vajont a quella del Paese, passando per le macerie (politiche) della Provincia di Belluno. Scattano gli appuntamenti legati al 50° anniversario della grande tragedia e la memoria lascerà posto alle tante ricostruzioni di più stretta attualità.
Il 15 settembre è atteso, ai piedi della diga (che è ancora in piedi, nonostante quanto si è scritto e detto sui media nazionali, anche in questi giorni), il presidente del Consiglio, Enrico Letta, per una circostanza molto simbolica. Il raduno di tre giorni della protezione civile, alla presenza – già assicurata – del prefetto Gabrielli, capo del Dipartimento.
«Abbiamo buoni motivi di ritenere che alla giornata conclusiva, quella appunto del 15 settembre, possa prendere parte il premier Letta», anticipa il sindaco Roberto Padrin, che ritiene, per contro, molto probabile la presenza del presidente Giorgio Napolitano il 9 ottobre, in coincidenza con il 50° anniversario.
Ma gli appuntamenti importanti iniziano già venerdì, con la partecipazione del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, all’assemblea degli imprenditori delle Dolomiti, che si terrà dalle 9.50 nei padiglioni della Fiera. Si è impegnato ad esserci anche Luca Zaia, governatore del Veneto. E mentre da Squinzi ci si attende l’indicazione delle proposte di Confindustria per uscire rapidamente dalla crisi – l’intervento sul cuneo fiscale in primis -, dal governatore regionale arriveranno indicazioni per superare l’impasse del Commissariamento della Provincia, che, fra l’altro proprio oggi a Venezia sarà uno degli argomenti del convegno della stessa Regione con il ministro delle riforme, Quagliariello, a un anno di distanza dall’approvazione dello Statuto regionale. Se Squinzi ribadirà la contrarietà di Confindustria alle Province, Zaia confermerà quanto ha già affermato, e cioè che Belluno ha necessità di un’autonomia per la sua specificità.
Specificità e autonomia sulle quali lo stesso Zaia farà leva già per mettere in sicurezza la sanità territoriale dai tagli regionali. «Sulla carta ci sono 100 posti letto da ridurre, nei fatti quasi neanche uno», continua a garantire il presidente.
Anche Letta, però, se verrà il 15 settembre, sul tema non potrà che ripetere quanto anticipato dal sottosegretario Baretta e cioè che il governo non restituirà a Belluno una provincia, almeno nella sua versione tradizionale.
Per quanto riguarda l’anniversario del Vajont, intanto, dal Vaticano è arrivata una prima risposta all’invito della diocesi e dei Comuni di Longarone e di Canale d’Agordo. Papa Francesco ringrazia dell’invito e lo terrà presente per verificare se, tra i suoi impegni, vi sarà la possibilità di far visita alle due comunità.
Francesco Dal Mas
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