Vajont, una terza associazione per commemorare il disastro

Si chiama “Movimento dei cittadini per la memoria” e conta 23 soci Presidente la superstite Nives De Bona Fontanella, c’è anche Lucia Vastano



Nasce ufficialmente la terza associazione dedicata alla memoria del Vajont. Dopo 18 anni di attività come gruppo informale, infatti, è divenuto un sodalizio legalmente riconosciuto il Movimento dei cittadini per la memoria del Vajont. Nei giorni scorsi nella frazione di Pirago si sono riuniti i 23 soci fondatori tra i quali le due colonne portanti, ovvero la superstite longaronese Carolina Teza e la giornalista milanese Lucia Vastano. Alla presidenza è stata incaricata un’altra superstite ovvero Nives De Bona Fontanella.

Nei vari anni il movimento si è distinto per le sue battaglie civili evidenziate ogni anno con il presidio e notte bianca sulla diga e con il simbolico lancio dei palloncini Unicef per ricordare i quasi 500 bambini morti nella notte del 9 ottobre. Negli anni poi sono state costruite reti con altri e gruppi movimenti di azione civile da tutta Italia come una sorta di filo rosso che indica come la lezione del Vajont non sia mai stata imparata: dalla strage di Viareggio, ai morti con l’amianto fino al caso di Giulio Regeni.

«Ora siamo sicuramente più forti», spiega Vastano, «abbiamo una personalità giuridica che ci aiuterà a portare avanti le nostre prossime iniziative, richieste e lotte. Sicuramente per tutti noi è un traguardo importante anche perché è la dimostrazione ufficiale e insindacabile che, di questi tempi di deriva verso l’indifferenza, il nostro gruppo invece di assottigliarsi e perdere pezzi (come succede a molti altri) è rimasto compatto e anzi si ingrandisce in continuazione arricchendosi di forze ed energie nuove. Personalmente sono molto felice e confesso di aver vissuto questa giornata anche come un successo personale: quello di aver tenuto insieme una famiglia, tutti uniti dalla volontà di non lasciare che la memoria del Vajont venga storpiata e addolcita dimenticando o sollevando dalle responsabilità persone e poteri che furono dietro all’omicidio premeditato di 1910 persone e la distruzione di intere comunità. La volontà ancora più forte che il Vajont rimanga davvero un monito e un esempio anche per le generazioni a venire».

Alla riunione fondativa era presente anche il sindaco Roberto Padrin che ha invitato ufficialmente la neo associazione all’incontro del 12 marzo con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che verrà a Longarone proprio per commemorare il Vajont.

«Da parte nostra», ha detto Vastano, «è partita la richiesta di ricordare al Capo dello Stato di esprimere il suo doveroso tributo con le scuse ufficiali, mai personalmente presentate in uno dei luoghi sacri della memoria da un presidente». Informazioni e contatti sul gruppo Facebook “Cittadini per la memoria del Vajont”. —

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