Val Canzoi, si chiude un’epoca Sciolta la cooperativa Orsera

. È calato definitivamente il sipario sulla cooperativa Orsera che l’altro giorno, alla presenza dei soci e del notaio Michele Palumbo, è stata dichiarata sciolta. L’operazione che nel 1983 aveva coinvolto circa duecentocinquanta soci, ciascuno dei quali era azionista per un milione delle vecchie lire, si è dunque conclusa con l’impegno di risarcire, per quel che resta e al netto dell’inflazione, chi aveva creduto e ha continuato a credere al futuro di Orsera. Con i duecentomila euro di anticipazione di cassa dai fondi Odi, si sono saldate le pendenze maggiori, quelle che avrebbero esposto la coop a complicate vertenze.
L’assemblea straordinaria dei soci, convocata nella sede della Pro loco di Soranzen con il notaio ha dunque votato all’unanimità dei presenti, lo scioglimento della cooperativa della Val Canzoi. Con la stessa votazione, il presidente uscente Gino De Carli è stato nominato liquidatore e si è impegnato a chiudere definitivamente quanto resta da fare, entro il corrente anno.
«È finita così un’avventura iniziata nel 1983», commenta l’ex presidente Gino De Carli, anima e animatore insieme, del progetto Orsera delle origini, «che ha visto un’attività di promozione turistica della Val di Canzoi, che ha favorito investimenti pubblici che fanno ormai parte del patrimonio di tutti, patrimonio che sarà incrementato dal comune di Cesiomaggiore divenuto proprietario di tutti i beni mobili e immobili ceduti dalla cooperativa. L’amministrazione comunale ha già iniziato a costruire nuovi servizi igienici per il posto di ristoro e una casetta che servirà come centro informazioni, punto vendita prodotti locali e posti letto. Altri progetti sono in corso di elaborazione».
Tutto fa ben sperare che il futuro di Orsera possa decollare per la stagione turistica 2020, dopo che quella appena trascorsa si è chiusa male, con il nulla di fatto dal punto di vista del posto di ristoro. Per un’incomprensione che si è venuta a creare con l’ente capofila, il comune di Feltre, e con il Rup, si è determinato il blocco dei lavori.
Per riepilogare la lunga vicenda, partita con l’acquisizione del complesso da parte dell’amministrazione comunale a valere sui fondi che per l’annata 2010/2011 si chiamavano ancora fondi Brancher, si sono messi a disposizione settecentomila euro per la ristrutturazione di Orsera, per l’adeguamento dei servizi e la realizzazione di una baita attrezzata, vicina al corpo centrale, per dare ospitalità notturna a famiglie o a piccoli gruppi.
La riqualificazione di Orsera e delle pertinenze del complesso rientra nel progettone turistico per un ammontare di tredicimila euro distribuiti fra otto comuni. —
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