Val del Mis, anche la Regione chiede i danni
VALLE DEL MIS. Anche la Regione si costituirà parte civile nel processo per i presunti abusi edilizi e ambientali in Valle del Mis. Imputati sono, in concorso, l’amministratore delegato di Eva Valsabbia Pietro Bonomini, il direttore dei lavori Dario Mattiuzzo e Georg Niederkofler, amministratore delegato della Alpenbau di Trento, l’impresa che ha effettuato i lavori contestati dalla Procura di Belluno.
Parti offese sono il Parco, la Regione, la Provincia, il Comune di Gosaldo e la Soprintendenza. Il Parco e la Regione si sono già costituiti parte civile. Per quanto riguarda Provincia e Comune, la presidente Daniela Larese Filon e il sindaco Giocondo Dalle Feste si sono riservati alcuni giorni per esaminare bene tutta la documentazione.
Chiara invece la posizione della Regione (che pure autorizzò l’impianto di Valsabbia nel 2009, dopo che si era espressa favorevolmente la commissione tecnica Via). La giunta ha deliberato martedì di costituirsi parte civile. La richiesta di danni verterà su tre elementi: il danno per il disservizio subito, il danno all’immagine dell’ente e il danno patrimoniale per i lavori che la Regione potrebbe essere chiamata a sostenere per sistemare i luoghi.
La Procura contesta agli imputati di aver realizzato una pista di 250 metri per posare una condotta di adduzione dell’acqua in maniera diversa da quanto previsto nel progetto. Quella pista ha alterato i luoghi, vincolati dal punto di vista paesaggistico e ambientale visto che si trovano a meno di 150 metri dal torrente Mis e all’interno del Parco nazionale Dolomiti bellunesi, in area boscata e gravata dal vincolo di uso civico. Gli interventi sarebbero stati realizzati all’interno del Parco senza il nulla osta dell’ente. Infine, con l’opera contestata sarebbero stati occupati dei terreni di uso civico. Martedì inizia il procedimento penale.
Alessia Forzin
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