Val di Zoldo: cade nel pozzetto, muore imprenditore

Angelo Martini, 70 anni, era proprietario del Camping Palafavera. Ieri stava facendo dei lavori all’impianto dell’acqua

VAL DI ZOLDO. Cade nel tombino nel tentativo di manovrare la leva dell’acqua del campeggio: è morto sul colpo Angelo Martini, 70 anni, proprietario con il fratello Livio del Camping Palafavera, notissima attività turistica e ricettiva tra il gruppo del Civetta e il massiccio del Pelmo.

La tragedia è avvenuta attorno alle 14.30 di ieri pomeriggio: un incidente sul lavoro, sarà classificato così dagli enti intervenuti, considerato che Martini stava effettuando delle manovre nell’area del camping, probabilmente dirette alla prossima riapertura della struttura.



Il pozzetto contiene la saracinesca per l’apertura o la chiusura del rubinetto dell’acqua.

L’uomo era vicino all’ufficio del camping: lungo il marciapiede c’è un tombino con il pozzetto, del quale aveva sollevato la copertura.

Il pozzetto ha un pavimento a un metro e sessanta centimetri di altezza: per raggiungere la leva dell’acqua, Martini ha dovuto di fatto allungare le braccia e infilare la testa nella bocca del buco.

Non si sa se sia scivolato oppure se abbia accusato un malore, oppure se avesse deciso di pulire tutto in maniera approfondita o se, nel tentativo di arrivare alla leva, abbia perso l’equilibrio al punto da sbilanciarci e piombare in verticale nell’angusto pozzo. E battendo violentemente la testa.

Il 70enne zoldano, molto conosciuto in paese, sarebbe morto praticamente sul colpo.

Non ci sono testimoni della tragedia che s’è portata via la vita di Angelo Martini: l’hanno trovato alcuni amici con cui aveva un appuntamento e che non lo hanno visto arrivare.

Con l’aiuto di queste quattro persone, Martini avrebbe dovuto occuparsi di alcuni alberi del campeggio: martellarli e programmarne il taglio.

Il gruppo, vedendolo in forte ritardo rispetto all’ora dell’appuntamento, è andato alla sua ricerca e lo ha trovato a testa in giù nel pozzetto.

Lo hanno tirato fuori per i piedi e lo hanno adagiato sul prato vicino: per lui non c’era altro da fare. Hanno chiamato i soccorsi sanitari che sono arrivati con l’elicottero e l’ambulanza, ma Angelo Martini era purtroppo già deceduto.

Dal comando di Belluno dei vigili del fuoco erano partiti una squadra di permanenti e il mezzo della Saf, che poi è stato fatto tornare indietro in quanto il corpo dell’uomo era già stato tirato fuori.

Ai carabinieri di Zoldo il compito degli accertamenti sulla dinamica della tragedia, ma sul posto ha fatto rilievi anche il personale dell’Ispettorato del lavoro, trattandosi in effetti di un incidente sul lavoro.

Una tragedia che ha lasciato tutti sotto choc nello Zoldano, dove Angelo Martini era considerato una persona molto attiva. Era proprietario del camping Palafavera con il fratello Livio, ma era anche molto attivo nel mondo dell’associazionismo e sempre disponibile.

«Era qui attorno all’ufficio», racconta affranto il fratello Livio, «io non ho assistito a quanto accaduto in quanto sono venuto dopo. Una cosa incredibile». Sul corpo la magistratura disporrà accertamenti ulteriori.
 

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