Val di Zoldo: sorprende i ladri dentro casa, aggredito con una sedia

Vittima un residente a Goima: ha sentito dei rumori e ha scoperto i malviventi. «Non si sta più sereni»

VAL DI ZOLDO

Entrano in casa per rubare, ma il proprietario li sorprende e viene ferito in testa da uno sgabello lanciato da uno dei malviventi per guadagnarsi la fuga. Quello che doveva essere un furto si è trasformato in una tentata rapina impropria, in Val di Zoldo, precisamente a Goima. E in pieno giorno.

È successo ieri, alle 12.30, mentre il padrone di casa stava preparando il pranzo al piano di sopra. Quando ha sentito dei rumori è sceso per verificare cosa stesse succedendo. Pensava che l’aria avesse fatto sbattere una finestra. Mai avrebbe pensato di trovarsi di fronte tre persone, che non aveva assolutamente invitato ad entrare.

«Uno di loro mi si è lanciato addosso», racconta, ancora scosso. «Erano molto aggressivi. Gli ho lanciato contro un vaso, per allontanarlo, poi uno degli altri due ha preso una sedia e me l’ha spaccata sulla testa. Ho cercato di ripararmi il viso con un braccio, sembrava una furia».

L’uomo si è fatto medicare in ospedale: la ferita sulla fronte ha richiesto alcuni punti di sutura. Nella colluttazione ha preso anche un colpo ad un braccio e porta un tutore. Le sue ferite guariranno in dieci giorni. Il ricordo di quello che ha vissuto ieri rimarrà impresso nella sua memoria molto più a lungo.



«La casa in cui abito è su due piani», racconta l’uomo. «Stavo preparando il pranzo quando ho sentito alcuni rumori al piano di sotto, dove un tempo abitavano i miei genitori. Sono sceso a controllare e mi sono trovato di fronte tre persone con la pelle scura. Penso siano pakistani, dal colore della carnagione».

Dopo l’aggressione, i tre malviventi sono scappati: «Hanno rotto una finestra del bagno e se ne sono andati a piedi, attraverso il prato», prosegue l’uomo. «Sono uscito di casa e ho cercato di avvertire le persone che abitano vicine, affinché prestino attenzione. Non si può più stare tranquilli neanche qui».

Val di Zoldo non è abituata a episodi di questo tipo: «Qui siamo abituati a lasciare le porte aperte, ad avere i bambini che giocano per strada. Siamo abituati a vivere sereni e tranquilli, e vorremmo continuare a farlo».



L’uomo ha chiamato subito i carabinieri. I militari della compagnia diretta dal capitano Emanuela Cervellera hanno perlustrato i dintorni e cercato tracce dei malviventi. Le indagini proseguono.

In casa non è stato rubato nulla, perché l’intervento del proprietario ha impedito che i ladri portassero via oggetti di valore. «Hanno aperto tutti i cassetti della stanza in cui li ho trovati», continua l’uomo aggredito. «Sono entrati in casa forzando una finestra che dà sul retro, immagino con un attrezzo perché l’hanno completamente scardinata. Eppure avevo l’auto in garage, il rasaerba in giardino, si vedeva che è una casa abitata... ma temo che queste persone non abbiano nulla da perdere».



All’amarezza delle parole dell’uomo si somma la preoccupazione del sindaco di Val di Zoldo, Camillo De Pellegrin. «Non è certo una situazione piacevole», commenta il primo cittadino. «Ringrazio i carabinieri per essersi subito attivati con le indagini e consiglio ai miei concittadini di prestare attenzione. Nemmeno Val di Zoldo, evidentemente, è più un’isola felice. È bene chiudere porte e finestre quando si esce di casa e non lasciare oggetti di valore nelle proprie abitazioni». —





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