Val Gares, colata di fango e casa evacuata

CANALE D’AGORDO
Non c’è pace per la Valle di Garés nuovamente vittima (dopo Vaia) del maltempo che l’altra notte ha determinato la provvisoria chiusura della strada comunale e in mattinata ha portato all’evacuazione di due donne la cui casa è stata circondata dal fango.
È stato uno degli ormai sempre più frequenti temporali abbondanti a rimettere in moto sulla montagna una vecchia frana che, una volta scesa a valle, ha ostruito l’alveo del torrente e spinto l’acqua a tracimare portando con sé una grossa quantità di melma. Erano le tre circa quando il telefono ha svegliato il sindaco di Canale, Flavio Colcergnan. «Erano i vigili del fuoco – racconta – che a loro volta erano stati allertati da un cittadino che aveva segnalato un problema lungo la comunale che porta a Garés all’altezza del Pónt de Feràde, alla fine del centro abitato di Canale».
«Quando siamo arrivati – continua il sindaco – ci siamo resi conto che la cosa era seria: un metro di fango lungo la strada. Ho chiamato gli operai comunali e una ditta privata che sono accorsi subito con la pala e nel giro di tre ore hanno ripulito, anche con l’ausilio dei vigili del fuoco di Agordo e dei volontari di Canale, i circa 500 metri di carreggiata comunale che era stata ostruita dal materiale fangoso».
Il problema ha origini nel passato e va ricercato a monte. «Qualche anno fa – ricorda Colcergnan – attorno ai duemila metri di quota del Tac del Pòtol, in Val Nonghère, si era staccata una grossa frana formata da materiale molto friabile. Il pendio è molto ripido e quando piove in abbondanza, come è successo con Vaia e come è successo l’altra notte, il materiale si mette nuovamente in moto e scende. La colata mista a fango e acqua riesce a spostare massi di grosse dimensioni (4-5 metri cubi) che, quando la pendenza si fa minore e l’acqua perde forza, rimangono nell’alveo della Val de Nonghère. Così l’acqua tracima a destra e a sinistra del letto».
Ed è quello che è accaduto tra mercoledì e ieri. Nel canale realizzato dopo Vaia è arrivata la parte più consistente della colata, che poi, però, è defluita nella zona circostante l’abitazione di alcuni villeggianti milanesi che da oltre cinquant’anni frequentano la zona. In casa c’erano due donne, suocera e nuora, che ieri mattina sono state evacuate (hanno trovato ospitalità da parenti a Palafachina) sia in previsione di nuovi temporali, sia per l’impossibilità di percorrere la strada di accesso all’abitazione, che è stata completamente invasa dal fango e dai sassi. «Per liberare la strada – dice il sindaco – dovremo attendere che la melma si asciughi, poi si interverrà con l’escavatore. Nel contempo sarà necessario ripulire al più presto l’alveo della Val de Nonghère».
Fortunatamente Canale d’Agordo è stato l’unico comune agordino ad essere colpito in maniera pesante dal maltempo. Piccoli problemi sono stati registrati anche a Livinallongo dove due colate detritiche hanno interessato la regionale 48 tra Arabba e il Passo Pordoi (una ha ostruito un tombotto e l’altra è finita in strada) e a Rocca Pietore con piccole fuoriuscite di materiale in strada sotto Capanna Bill ripulite subito da Veneto Strade. Ad Alleghe ci sono invece stati dei disservizi alle linee telefoniche. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi