Val Medon, pronto il progetto per sistemare la strada franata

Il Comitato usi civici chiede agli enti pubblici di intervenire anche in via Gioz Con le risorse della sclassificazione dei terreni sarà riparato il tetto di baita Tovena

belluno. Da un anno una frana incombe su via Gioz. Le barriere di plastica restringono la strada, appena prima di una doppia curva, e sull’asfalto si vedono alcuni sassi precipitati dal versante. «Perché nessuno è ancora intervenuto?», si chiedono il presidente del comitato Usi civici di Bolzano e Vezzano, Sergio Rech, e il vice Roberto De Moliner.

Il tema del dissesto idrogeologico riguarda tutto il territorio provinciale e comunale. Nella valle dell’Ardo sono due gli smottamenti di rilievo: quello sopra via Gioz e quello in Val Medon. E se per il primo è trascorso un anno e nulla si è mosso, è invece pronto il progetto per sistemare la strada che serve un’abitazione in Val Medon. La carreggiata è franata per un pezzo e il ripristino è urgente. «L’Unione montana ha predisposto il progetto e dovrebbe dare in appalto i lavori, ma manca la parte di cofinanziamento del Comune», continua De Moliner.

L’intervento costerà 120 mila euro: «85 mila sono fondi Psr (piano di sviluppo rurale, ndr), 17 mila li metterà Bim Gsp perché in Val Medon ci sono anche le opere di presa dell’acquedotto e la parte rimanente è a carico del Comune, che però deve ancora individuare la fonte di finanziamento. Come Comitato usi civici siamo disponibili a dare una mano economicamente, ma solo se c’è l’impegno a fare un progetto di sistemazione di tutta la strada».

Fra le richieste di De Moliner c’è poi l’asfaltatura della strada che porta a Paluch: «È in condizioni disastrate ma in quella zona vivono 20-25 persone», segnala. Il Comitato è anche pronto a investire 15 mila euro per sistemare il tetto di Baita Tovena: serve una variazione al bilancio comunale, perché i soldi che derivano dalle sclassificazioni dei terreni vengono trattenuti dal Comune in un apposito capitolo di bilancio (vincolato).

Nel capitolo ci sono circa 200 mila euro, che il Comitato intende utilizzare per cofinanziare interventi di manutenzione: «Per esempio andrebbero sistemate anche la strada di accesso alla Baita e le pertinenze, al fine di creare alcuni parcheggi», segnalano De Moliner e Sergio Rech. Le idee sono molte, l’impegno per investire le risorse non manca, il Comitato sollecita gli enti a collaborare. —

Alessia Forzin.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi