Val Pettorina, uno skitour della Marmolada

Collegamento Porta Vescovo - Fedaia. I sindaci di Livinallongo e Canazei: «Sarebbe unico al mondo»
LIVINALLONGO. «Uno SkiTour della Marmolada sarebbe unico al mondo». È il progetto che coltivano Leandro Grones, sindaco di Livinallongo, e Silvano Parmesani, primo cittadino di Canazei.


Prevede il collegamento tra Porta Vescovo e passo Fedaia «ma non per tagliar fuori Malga Ciapela, bensì per rilanciare l’intera Val Pettorina».


In stretta collaborazione, mettono subito le mani avanti i due sindaci, con le forze ambientaliste, in modo da perseguire uno sviluppo sostenibile. «Ad Arabba, che vede arrivi e presenze in lieve aumento, in cinque anni abbiamo inaugurato due cabinovie, tre ad agganciamento automatico, nuove piste e snow-park. Solo offrendo novità e coccolando gli sciatori che alloggiano attorno al Sella si fanno i numeri», avverte Grones, con riferimento al sistema Padon che non riuscirebbe definitivamente a decollare.


«Sono certo che ci riuscirà anche la Val Pettorina. Ma occorre quanto prima creare una attrattività sciistica con un sistema integrato paese-sci partendo innanzitutto da Malga che, oltre alla Marmoalda, ha piste fantastiche per principianti e famiglie e la realizzazione di uno SkiTour della Marmolada, che sarebbe unico al mondo».


«Possiamo girarci attorno finché vogliamo», aggiunge Grones, «ma i numeri risicati dei passaggi degli impianti che da Malga portano ad Arabba e viceversa non consentono di fare gli investimenti necessari per programmare e guardare serenamente al futuro. Su sei, eccetto due seggiovie, sono impianti obsoleti tra l’altro non asserviti da piste sciisticamente appetibili e alcune, come quella del Padon che ha i numeri in termini di pendenze, necessita di lavori di adeguamento che costano milioni».


«Ma i fatti sono ancora più impietosi dei numeri, in quanto la ricostruzione della seggiovia Capanna Bill-Padon danneggiata dalla valanga del 2014 è costata sacrifici in termini di bilancio», ricorda Grones, «la stessa Padon Spa si è vista costretta a rinunciare a due milioni di contributi regionali per realizzare una quadriposto che avrebbe dovuto sostituire i due sklift chiusi per problemi valanghivi in quanto investimento economicamente non sostenibile».


Il Comune di Rocca ha impegnato 500mila euro per migliorare l’innevamento artificiale e, per realizzare la seggiovia Malga-Capanna Bill, ha investito 4,5mln di euro.


«È evidente che questo disarmante quadro deve far riflettere tutti», insiste Grones, secondo il quale «anche che si trovassero fondi per migliorare le piste e realizzare impianti moderni con portate minime di 2.200 persone/ora da Malga ad Arabba e viceversa, i passaggi effettivi non aumenterebbero, perché attualmente i tre tronconi della Marmolada portano 1000 persone/ora».


La Marmoalda assorbe mediamente 2.500 sciatori al giorno (ciò che porta in un’ora la nuova cabinovia del Pordoi, esemplifica il sindaco di Livinallongo) con punte di 4.500-5.000, perché il bacino consistente di sciatori provenienti da Arabba, Fassa, Badia e Gardena arrivano quando va bene alle 10 e se ne vanno alle 13, rendendo così l’investimento una cattedrale nel deserto.


In sintesi, Arabba-Malga è attrattivo per la Marmolada, ma così non può reggere a lungo perché gli incassi non permettono investimenti, serve altro. Grones riconosce al collega di Rocca Pietore di fare l’impossibile in termini di investimenti (5 milioni sugli impianti; 2,3 sul Centro Dolomiti Unesco più fondi sulla viabilità), ma la programmazione doveva partire 20 anni fa quando sindaco era Maurizio De Cassan, «il quale non può far altro che prender atto della dinamicità, determinazione e lungimiranza di De Bernardin sul tema turistico», annota ancora Grones.


Nel pieno della polemica sulla chiusura degli skilift, De Cassan da Malga Ciapela aveva invitato Grones a traslocare in Alto Adige, se proprio non sopportava lo sviluppo della Marmolada. «Al collega che evidentemente fa fatica a comprendere la gravità della situazione, ma a suonar sirene gli riesce benissimo, dico solo che uno Ski-Tour della Marmolada consentirà di portare la Val Pettorina ai livelli di Arabba e integrarsi al Sellaronda», obietta Grones. «Invece di parlare a vanvera faccia una proposta concreta per uscire da questa situazione».
(fdm)


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