Valanghe, il pericolo è marcato

Distacchi spontanei segnalati in quota, il sole in arrivo favorisce il fenomeno

BELLUNO. La neve fresca caduta in queste ore si è appoggiata su superfici compatte, un’interfaccia debole che rende marcato il pericolo di valanghe. L’Arpav mette in guardia gli sciatori e nel suo bollettino Neve e Valanghe segnala che alcuni distacchi spontanei sono già avvenuti interessando vie di comunicazione in quota e aree sciistiche. Dopo una vigilia di Pasqua all’insegna della pioggia e della neve, il tempo è in miglioramento su tutto il Bellunese. Oggi il cielo sarà generalmente poco nuvoloso - spiega l’Arpav nelle sue previsioni - con eventuale nuvolosità residua nelle prime ore del mattino sulle zone prealpine. Tuttavia, nel corso della giornata saranno possibili degli addensamenti nuvolosi che saranno modesti e innocui sulle Dolomiti, più consistenti sulle zone prealpine.

Domani invece le previsioni meteo parlano di tempo abbastanza soleggiato con passaggi di nubi alte. A differenza di oggi pomeriggio, quando la probabilità di precipitazioni è presente, anche se bassa, domani le precipitazioni saranno assenti con temperature minime in diminuzione e massime in lieve aumento.

Il sole, tuttavia, potrebbe favorire l’attività valanghiva spontanea. In quota, spiega l’Arpav, la formazione di accumuli di neve recente ventata determinerà diffuse condizioni di instabilità e saranno possibili, oltre il limite del bosco e sui versanti in tutte le esposizioni, distacchi provocati di lastroni anche con debole sovraccarico. Insomma, basta anche il passaggio di un singolo sciatore a provocare un distacco.

In base a queste considerazioni il pericolo valanghe è stato classificato come “marcato”, grado 3 su una scala da 1 a 5, sia sulle Dolomiti che sulle Prealpi. Oltre i 1800-1900 metri sul livello del mare, sui versanti in tutte le esposizioni, sono possibili distacchi spontanei di valanghe di medie dimensioni che, lungo i percorsi abituali, possono raggiungere anche quote inferiori al limite pioggia e neve. Punti critici sono i ripidi pendii alla base delle rocce e i canaloni oltre il limite del bosco.

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