Valbelluna emergenza scende in piazza
Prevenzione, prima di tutto. Sapere come comportarsi, in caso di un evento calamitoso, è il primo passo per mettersi in salvo. A informare sulle buone pratiche da seguire ci pensano i volontari di Valbelluna emergenza e del gruppo comunale di Protezione civile, che ieri e oggi partecipano all'iniziativa “Io non rischio”. Negli stand viene distribuito materiale informativo che, con poche e semplici indicazioni, aiuta la popolazione a capire cosa fare in caso arrivi un terremoto. Il Comune ha un piano di protezione civile, che prevede aree di sosta (dove bisogna recarsi immediatamente dopo il sisma, sono 44 aree – spazi aperti, piazze, slarghi lontani da edifici – presenti in tutte le frazioni), di ricovero e di ammassamento. Le aree di ricovero sono quelle nelle quali si possono allestire le tendopoli.
Nel piano sono individuate queste zone: Visome (area agricola), Sagrogna (area artigianale), casa di riposo di Cavarzano, ex scuole di Modolo, area ricreativa di Sopracroda, aree sportive di Castion e Pian Longhi, campi sportivi di Orzes, Caleipo, Cusighe, Belluno, Salce, Bes, Cirvoi e Tisoi, Villa Maraga, Villa Montalban, ex villa Dal Fabbro, campi da tennis di Fisterre, Lambioi, palasport, sede Ana di Sois, zona industriale di Bolzano bellunese, maneggio di via Pedecastello. Quattro invece le aree di ammassamento dove si radunerebbero i soccorritori e i loro mezzi: nel parcheggio dei mezzi di Dolomitibus, in piazza associazione della bandiera, nell'area della motorizzazione civile e nella zona industriale del Boscon. Il piano di protezione civile è consultabile sul sito del Comune. L'iniziativa “Io non rischio” prosegue anche oggi, in piazza dei Martiri per tutta la giornata. (a.f.)
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