Valeria, nella casa del GF una “bomba” che ama la valle di Zoldo
ZOLDO ALTO. Un paese davanti alla tv a vedere il “Grande fratello” e a tifare per Valeria Molin Pradel, la 32enne bolzanina, trasferita da anni a Verona, ma con il cuore in val di Zoldo e precisamente a Molin di Goima, luogo natio dei genitori Loris e Maria Antonietta.
Papà Loris era a Roma lunedì sera e ha assistito alla trasmissione condotta da Alessia Marcuzzi: «Devo ammettere che non è il mio spettacolo preferito», commenta, «ma è stato davvero bello vedere all’opera una equipe di veri professionisti, che non lasciano niente al caso».
Loris Molin Pradel racconta i giorni d’attesa: «Valeria era convinta di essere stata scartata, invece giovedì è arrivata la chiamata. Pensate, alle 19 la produzione ha telefonato e alle 5 del mattino eravamo già in viaggio verso Verona, dove Valeria ha preso l’aereo per Roma. Da quel momento è rimasta isolata tre giorni in una camera d’albergo, fino a lunedì, quando è entrata nella casa».
Papà Loris non è affatto preoccupato: «Mi è sembrata tranquilla e poi lei è nata per le sfide, deve cercare sempre qualcosa di nuovo con cui confrontarsi. Per quanto la conosco, penso che sia già soddisfatta: ha dimostrato che se una persona vuole, può arrivare ovunque».
Una ragazza che non si ferma mai: «È tranquilla e sensibile, ma al tempo stesso esplosiva e imprevedibile, in casa è una vera bomba. Ricordo quando a vent’anni partì per la California, dove partecipò a due corsi per il recupero e il reinserimento della fauna selvatica: non so come ci riuscì, ma fece prima il corso di secondo livello e poi il primo. Poco dopo partì per un’isola greca, famosa per un santuario dedicato agli animali. Tre mesi di vita selvaggia: ha più attributi lei di tanti uomini. Lei e il fratello Sandro sono due vere mine vaganti».
Quando Valeria ha un attimo di tempo, arriva in val di Zoldo, dove l’attende nonna Palmira Molin Brosa: «È innamorata della val di Zoldo.Da bambina non le piaceva, mentre ora appena può va a Goima. Quest’estate siamo partiti da Bolzano di prima mattina, siamo arrivati in val di Zoldo, ci siamo fatti un giro fino al bivacco Grisetti sulla Moiazza e siamo tornati a casa. Il legame con Zoldo è forte anche per lei, che non è nata in questa bellissima valle».
Loris Molin Pradel, 60 anni, da buon zoldano è presidente nazionale dei gelatieri di Confartigianato. Ha due punti vendita e un laboratorio a Bolzano, ma Valeria ha preferito prendere un’altra strada: «A 15 anni aveva iniziato a lavorare in gelateria. Era bravissima, ma francamente era impossibile mantenere questa leonessa dietro un bancone. Il suo pallino era diventare chirurgo: con la testa che si ritrova, penso che ce la farà».
Papà Loris ci lascia, sta per prendere l’aereo per tornare a Bolzano. L’attende la televisione, dove seguirà le vicende di Valeria nella casa del Grande fratello: «Si, la guarderò, ma non passerò le giornate davanti al video. Mi chiede se le mancheremo? Posso dirle tranquillamente che le mancherà di più il suo inseparabile telefono cellulare. Per lei è quasi un’ossessione».
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