Valle del Mis, assalto dei turisti senza regole

Grande folla in zona Falcina e ai Cadini del Brenton. Parcheggio selvaggio e tanti rifiuti

SOSPIROLO

1048 macchine attorno alle ore 15 di un giorno festivo. Il dato, vettura più vettura meno, testimonia il vero e proprio assalto alla Valle del Mis. E farà discutere. Come una discussione l’ha subito provocata il post pubblicato su facebook da Giuseppe De Donà, molto conosciuto a Sospirolo.

«Alle 15 di martedì sono entrato in Valle e ho contato le automobili, i camper e le motociclette. 246 in Pian Falcina, 140 tra Pian Falcina e l’inizio dei Cadini, 116 nel tratto dei Cadini prima del Ponte, 146 tra il Ponte e La Stua, 158 in zona Gena Bassa sul greto del Cordevole, 88 lungo la strada dal Ponte al bar della Soffia. Inoltre, 190 mezzi il traffico contrario lungo il tragitto».

Ma se da un lato fa enorme piacere notare come diversi turisti scelgano di trascorrere una o più giornate al lago o nelle zone limitrofe, dall’altro le criticità e i comportamenti scorretti non mancano. Ad esempio gli stessi parcheggi, con macchine lasciate ovunque, nonostante si parli di una zona naturale protetta.

Oppure le immondizie, abbandonate senza criterio e in maniera del tutto irrispettosa. Ed ancora, come testimoniato da altre immagini scattate da chi si trovava in zona, divieti infranti. Ad esempio, le non poche persone immortalate al di là delle recinzioni che proteggono i Cadini del Brenton, nonostante le prescrizioni piuttosto rigide legate alle regole da rispettare.

Tra l’altro, pur appena usciti dall’emergenza Covid - 19, di mascherine se ne vedono proprio poche, eppure bisognerebbe continuare ad indossarle in luoghi affollati.

«Noi non abbiamo potere sanzionatorio», allarga le braccia Ennio Vigne, presidente del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. «A breve la cooperativa Isoipse riaprirà l’area dei Cadini del Brenton e partiremo con il pagamento dei 2 euro relativo al biglietto d’ingresso ai turisti».

PIAN FALCINA

Incuria, bagni chiusi, un punto ristoro garantito da un venditore ambulante e la sensazione generale di abbandono. A poca distanza dai Cadini, l’area di Pian Falcina non è proprio il simbolo dell’accoglienza. C’era una manifestazione di interesse scaduta tra l’altro ieri, relativamente all’affidamento in concessione per un periodo di 5 anni. Hanno partecipato quattro ditte ed entro fine mese il Parco conta di dare in gestione l’intera area. Almeno sino a fine mese, però, sarà quasi impossibile completare la gara.

«Nel frattempo altro non si può fare. Provvederemo allo sfalcio dell’erba, però ricordo che sino ad un paio di settimane fa le manutenzioni erano bloccate. Lo stesso nostro desiderio di affidare la gestione entro fine aprile si è arenato a causa dell’emergenza Coronavirus».

Impossibile inoltre riaprire i bagni prima dell'affidamento, sempre a causa delle normative sanitarie. Buona notizia invece la convenzione sottoscritta con Wind per l’installazione di un’antenna che permetta il potenziamento del segnale del telefonino. —


 

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