Valle di Cadore: il «viaggio nel passato» ha riempito la borgata di mestieri e spettacoli

Solo la pioggia ha un po' rovinato a fine giornata la rievocazione che attira migliaia di visitatori a Costa
BELLUNO.
C'era anche una piccola lavandaia, tutta china sul «lavador», intenta pulire una camicina appena levata dalla «lissia», all'edizione di quest'anno del "Viaggio nel passato", che si è svolta in questo fine settimana nella Borgata di Costa, a Valle.


«Questa manifestazione, nata 15 anni fa - ha affermato ieri pomeriggio il presidente di Longarone Fiere, Oscar De Bona, che ha visitato "Viaggio nel passato" - migliora anno dopo anno. In provincia di Belluno è stata la prima di questo genere e ad essa si sono ispirati tutti i paesi che negli anni successivi hanno realizzato manifestazioni simili. La cosa che stupisce è il salto di qualità che hanno fatto in questi anni, migliorando nettamente sia i costumi tradizionali che l'esposizione in se stessa. Il merito va senz'altro ai responsabili del Comitato Turistico di Valle che hanno saputo inserire molte novità, senza però cadere nel banale. Penso che sia l'unica manifestazione che si richiama al passato, veramente a livello popolare, dove tutte le famiglie collaborano e si espongono in proprio, offrendo le case e il materiale da esporre. E' per questo che spero di poter utilizzare questa potenzialità a Longarone in occasione della Expo Dolomiti Unesco che si terrà a fine settembre».


In effetti, se questa edizione della manifestazione, sul finire, non fosse stata guastata in parte dalla pioggia, avrebbe raggiunto il record di presenze tra le 15 edizioni realizzate. Un dato confermato dal sindaco, Bruno Savaris, e dall'agente di Polizia locale, Mauro Canaider: «Sia sabato che domenica, hanno affermato confermando l'impressione avuta, c'è stata molta più gente dell'anno scorso. Peccato che verso l'imbrunire la pioggia abbia fatto scappare molti visitatori».


Un successo meritato grazie ad un perfetto sincronismo dei tempi delle varie manifestazioni e delle sfilate, nonché dei numerosi espositori che hanno esposto i loro banchetti lungo tutte le strade della borgata, utilizzando anche la deviazione che porta alla chiesa di San Martino. Non è stata solo un'esposizione di vecchie attrezzature utilizzate un tempo per il lavoro e per la fornitura dei servizi, ma anche una fiera delle curiosità: una lunga fila di banchi con esposti oggetti strani, come trappole per topi di legno e filo di ferro, giochi di abilità, gli immancabili «squaradori», ricamatrici, la farmacia di una volta, con bilancia e stampi per polverine, pillole e supposte, scultori di maschere ed altri oggetti, la classica forgia e il «gueta».


Una lunga esposizione percorsa continuamente dalle sfilate degli sbandieratori e tamburini del gruppo di Cordovado e dai Zattieri del Piave di Codissago. Impossibile citarli tutti, perché l'elenco sarebbe troppo lungo. Due giornate piene che dai visitatori saranno ricordate anche per le molte foto scattate. Anche in questa occasione è stata fondamentale la collaborazione con l'amministrazione comunale, che ha consentito all'organizzazione di adobbare il paese, costruendo addirittura all'inizio della borgata un castello medievale in legno.


«Siamo molto contenti di come sono andate queste due giornate, ha commentato Armida Marinello, del comitato Turistico. Vorrei solo ringraziare tutti coloro che hanno collaborato per realizzare questo impegno non indifferente».

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