Valle imperina, apertura estiva a rischio

Si è ritirata la cooperativa che si era aggiudicata il bando per l’ostello. Il sindaco: «Ora procederemo alla trattativa privata»
Di Gianni Santomaso

RIVAMONTE. La cooperativa Controvento rinuncia e l'ostello rimane senza gestore. Nuovo colpo di scena nella tribolata storia della gestione di Valle Imperina. Il sindaco di Rivamonte, Valter Todesco, ha ricevuto una lettera della Controvento, la cooperativa veneziana aggiudicataria del bando per l'ostello della gioventù, nella quale la stessa informa il Comune di non essere più interessata alla conduzione della struttura.

Il primo bando, pubblicato a fine aprile, era andato deserto, ma l'amministrazione comunale, forte dell'interessamento arrivato in extremis da parte di alcuni soggetti, aveva deciso di riproporlo, ottenendo infine il risultato sperato.

L'unica busta a pervenire in municipio a inizio giugno era stata proprio quella della Cooperativa Controvento di Favaro Veneto. Nel progetto di gestione (fino al 2015 con un affitto di 3 mila euro per il 2013, 5 mila per il 2014, 7 mila per il 2015) si puntava all'inserimento nell’ostello di una libreria con zona lettura e internet gratis, a creare aree con bici e attrezzatura sportiva, per l’interazione con la flora e la fauna del territorio e per i bambini. Si assicurava anche la cura della promozione del luogo, dove s'intendevano portare concerti, spettacoli teatrali, mercati dell’artigianato. Per la cucina l’idea era quella di puntare sul chilometro zero.

Oggi, quasi due mesi dopo, il palco casca. Nella lettera di rinuncia mandata in Comune, la cooperativa motiva la sua decisione, sostenendo di non aver ricevuto alcun tipo di comunicazione o documento definitivo inerente il bando. «Eravamo in attesa di avere tutte le carte necessarie per completare l'iter», ribatte il sindaco Valter Todesco, visibilmente contrariato dalla novità. Proprio la settimana scorsa a Rivamonte si era respirata aria di soddisfazione, dopo che anche il bando per la gestione dei forni fusori era andato a buon fine, con l'arrivo della cooperativa Mazarol, che aveva vinto la gara precedendo sia la Controvento che la cooperativa “El Sac”. Ma mentre la Mazarol aprirà oggi i forni fusori (alle 17 c'è la presentazione del libro “Canòpi e Nobilomeni. Storie di uomini e miniere nella montagna dei Dogi” di Sergio Tazzer), la Controvento tornerà in terrà veneziana e chissà se il fatto di non essersi aggiudicata il bando dei forni (da abbinare all'ostello) abbia giocato un qualche ruolo nella decisione.

Fatto sta che ora, per l'amministrazione comunale, è tutto da rifare e, ai primi di agosto, la strada non può che essere in salita. «Adesso procederemo a trattativa privata», dice il sindaco, «contatteremo quanti avevano dimostrato interesse alla gestione anche senza presentare offerte ufficiali. Vedremo cosa succede. Sappiamo che non è facile riuscire in tempi brevi, però va anche detto che, per chi fosse interessato, l'iter è veloce e semplice».

Todesco spiega poi le motivazioni che hanno portato il Comune a fare due bandi separati per ostello e forni. «Sono due cose diverse: una riguarda la ricettività, l'altra l'aspetto museale».

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