Valorizzati i resti del castello cittadino

Finito l’intervento, si sta procedendo alla posa dei cartelli informativi con notizie sul sito archeologico
BELLUNO. Ultimati gli interventi per valorizzare le tracce dell’antico Castello di Belluno. Ora si sta procedendo alla collocazione di cartelli in italiano e inglese, contenenti notizie storiche. Le indagini archeologiche e gli scavi erano iniziati a ottobre dell’anno scorso, su incarico della Soprintendenza, e rientrano nei lavori in corso di realizzazione in centro città e nella sua immediata periferia realizzati grazie al finanziamento, ottenuto dalla Regione Veneto, a valere sul bando “Riqualificazione dei centri urbani e della loro capacità di servizio”.


Un finanziamento arrivato il 30 dicembre 2014 nell’ambito dell’Ipa (Intesa programmatica d’area). La cabina di regia è stata affidata all’Unione Montana Bellunese. Gli ultimi mesi, dopo l’ultimo sopralluogo della Sopritendenza in piazza Castello, hanno visto all’opera un restauratore, Federico Pat della società Arteco. L’obiettivo del progetto complessivo è stato quello di riportare alla luce le tracce dell’antico Castello, costruito intorno all’anno Mille dal vescovo-conte Giovanni e demolito all’inizio dell’Ottocento.


Dai rilievi è emersa una stratificazione di varie epoche, alcune più antiche e altre più moderne. Le ultime indagini archeologiche erano state eseguite nel 1934 dall’architetto Alberto Alpago Novello che, tra il 1936 e il 1938, realizzò il palazzo delle Poste.


Nei mesi scorsi si è provveduto anche a una pulizia generale dell’area, con il taglio di tutte le siepi e la sistemazione del prato. I ruderi del castello sono stati poi illuminati, per valorizzare l’intero sito. E si è proceduto con un’adeguata protezione per salvaguardare le strutture. Sulle rovine, su incarico della Soprintendenza, è stato al lavoro anche l’archeologo Davide Pacitti. E più di una volta sono arrivati a Belluno per sopralluoghi gli architetti Silvana Rotondo e Chiara D’Incà.
(m.r.)


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