Valsabbia non si ferma Tiser ora vuole trattare

Gosaldo, il nascente Comitato per gli usi civici e il Comune cercano un’intesa «Il territorio venga risarcito per la costruzione della centrale in Valle del Mis»
Di Gianni Santomaso

GOSALDO. «La centralina non si ferma più, cerchiamo di trattare con Valsabbia». L'amministrazione comunale di Gosaldo e il nascente Comitato per gli usi civici di Tiser si siederanno attorno a un tavolo con l'avvocato del Comune per cercare le vie migliori in vista di una conciliazione con Eva-Valsabbia, la ditta che sta costruendo la centralina in Valle del Mis, che porti almeno dei benefici economici e ambientali ai frazionisti.

Dopo oltre due ore, si è conclusa con questa decisione la riunione di lunedì sera al circolo Auser di Tiser nella quale i rappresentanti di quello che forse diventerà un Comitato per la gestione degli usi civici hanno voluto informare la popolazione sulla situazione centralina. Una centralina che verrà realizzata anche su terreni di uso civico e proprio su questo i frazionisti speravano di far leva per riuscire a bloccare i lavori.

Una speranza che però, da quanto emerso nell'incontro di lunedì, sembra sul punto di spegnersi. «La società», ha spiegato Corrado Campedel, «sapeva di costruire su terreni di uso civico. Siamo andati in regione da Occhipinti, il tecnico che segue le questioni relative agli usi civici, che però ci ha detto che ci siamo mossi tardi e che comunque si dovrà tener conto di quello che vogliono i frazionisti. Ci siamo presi un avvocato e abbiamo anche fatto un esposto alla Procura della Repubblica». Insomma la delegazione dei frazionisti ha forse compiuto, seppur con un ritardo sottolineato anche dal sindaco di Gosaldo, Giocondo Dalle Feste, tutti i passi per fermare i lavori della centralina. I motivi sono noti: quello economico, quello ambientale, quello legato alla viabilità, quello della sicurezza.

«Abbiamo una relazione di un geologo», ha detto Campedel in merito all'ultimo punto, «che evidenzia delle carenze nella progettazione iniziale che non garantisce che le gallerie tengano in seguito ai lavori. Abbiamo mandato la relazione a chi di dovere, se succederà qualcosa sappiamo chi dovrà assumersene la responsabilità».

Per quanto riguarda la viabilità, il sindaco di Gosaldo, presente con quasi tutta la giunta, ha dato rassicurazioni. «La strada non verrà chiusa», ha detto ai circa trenta frazionisti, «per quanto riguarda la centralina il Comune deve rispettare i patti sottoscritti dalla precedente amministrazione. Abbiamo preso un avvocato: Valsabbia potrebbe chiedere un risarcimento al Comune di 20 milioni di euro». «L'avvocato», ha detto l'assessore Federica Ren, «ci ha spiegato che con gli usi civici non fermeremo Valsabbia. Per questo la nostra volontà è di arrivare a una conciliazione: in cambio dei terreni di uso civico Valsabbia deve darci un risarcimento per il nostro territorio o sotto forma di soldi o di lavori ambientali».

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