Vana la caccia di Enel al guasto che causa i blackout
SANTO STEFANO. La ricerca del guasto alla condotta dell’Enel è più impegnativa di una "caccia al tesoro".
E, almeno per il momento, il premio resta ancora ben lungi dall’essere riscosso. L’hanno constatato gli abitanti di Santo Stefano, che hanno visto arrivare numerosi addetti dell’azienda elettrica per verificare, metro dopo metro, dove può essersi verificato il contatto che fa saltare, a singhiozzo, l’erogazione dell’energia. Ma la giornata di ieri, particolarmente impegnativa per i lavoratori dell’Enel, non ha prodotto risultati apprezzabili. Anzi, non ne ha prodotti affatto.
La verifica è avvenuta in via LungoPiave, in via Udine, Dante, Salita alle Grazie, Gei e in piazza Baldissarutti.
Ma in nessuna di queste vie sia gli strumenti e sia le osservazioni a vista efettuate dai tecnici hanno portato a nulla.
Le ricerche continueranno oggi. Ieri, per fortuna, non si è verificato alcun blackout, a differenza di quanto era accaduto nei giorni precedenti. Nessuna protesta, quindi, da parte dei residenti. Il che ha consentito di effettuare le ricerche senza troppa pressione addosso. E la speranza è che oggi la situazione sia la medesima dal punto di vista dell’assenza dei black out e che, alla fine, si riesca a trovare il guasto.
L’Enel ha contattato ieri anche il Bim per confrontare tutta una serie di situazioni relative ai lavori alla rete acquedottistica, tra Santo Stefano e San Pietro. Nessun esito, neppure da questa ulteriore verifica. L’altro ieri il sindaco Alessandra Buzzo aveva chiesto che, in caso di emergenza, venisse installato un generatore, ma l’Enel ha spiegato che non ci sono le condizioni tecniche per attivarlo. Ben tre i chilometri di linea che nei mesi scorsi erano stati interrati in centro paese, proprio per evitare le interruzioni che un anno fa era stato create dalle abbondanti nevicate. Poca neve, quest’anno, ma il problema si è ripresentato.
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