Vandali imbrattano a Villa Montalban a Belluno. Il sindaco: «Non c’è rispetto»
BELLUNO. Vernice nera sul magazzino. Al momento di partire per la trasferta di campionato, a Trieste, il Rugby Belluno si è accorto del fatto che nella notte qualcuno aveva imbrattato il container dietro gli spogliatoi dei campi sportivi di villa Montalban. Le firme sono più o meno le solite, quelle visibili anche su tanti altri muri della città: Irak, Fuoco, Skr e compagnia imbrattante. A proposito di questo, che ne è stato del macchinario che il Comune doveva acquistare entro la primavera, per dare una ripulita ai muri cittadini?
La società rugbistica sta valutando cosa sia meglio fare, ma non ha ancora presentato denuncia per danneggiamento aggravato: «Ce ne siamo accorti ieri mattina», spiega il presidente Giancarlo Pasa, «e in giornata decideremo cosa sarà più opportuno fare. Dobbiamo dire con rammarico che c’è chi non rispetta i coetanei e i luoghi che frequentano per fare sport. È capitato che ci accorgessimo di frequentazioni non proprio corrette dei nostri impianti, ma al massimo avevamo dovuto raccogliere l’immondizia. Stavolta, invece, siamo passati all’imbrattamento». Il sindaco Jacopo Massaro conosce molto bene il problema. Ogni mattina, per andare nel suo ufficio di palazzo Rosso si imbatte in decine di tags. E quella macchina, che spara solvente e agisce come un cancellino? «Dovrebbe essere ormai solo questione di settimane: è un investimento importante sui 18 mila euro. Nel frattempo stiamo lavorando per cercare di limitare al massimo questo fenomeno, con agenti in borghese e fototrappole. I risultati sono stati apprezzabili, ma non potevano certo essere definitivi. Per il resto, alcune zone particolarmente colpite come le vie Sottocastello e Uniera dei Zater sono state decorate da artisti veri, compresi quelli di Clorofilla». La nuova attrezzatura servirà a ripulire i palazzi di proprietà comunale, ma non solo. I privati potranno chiedere degli interventi sulle proprie abitazioni, versando un contributo: «È una tecnologia nuova e bisognerà vedere come sarà possibile applicarla e su quali superfici. Saranno al lavoro gli operai comunali, ma sarebbe bello che anche altre persone si sentissero coinvolte, a cominciare dalla protezione civile e magari anche dai pensionati. Al di là dei rimedi, puntiamo su senso civico e buona educazione, di conseguenza sulle famiglie». (g.s.)
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