Vandali in azione, in Faloria distrutti i cartelli del sentiero

Il percorso Dolomiti Trail era stato inaugurato soltanto lo scorso anno. Amareggiato l’amministratore di Cortina Cube, Ghezze: «Sistemeremo tutto»
CORTINA. Vandali in azione in Faloria. I cartelli che indicano il percorso Dolomieu sono stati distrutti. Alcuni tabelloni sono stati fatti a pezzi e quel che ne restava è stato gettato a terra. Altri sono proprio spariti. Questa la triste scoperta che la società Faloria ha fatto nei giorni scorsi.


Il sentiero Dolomiti Trail è stato inaugurato lo scorso anno. Il percorso è stato tracciato dalle Guide Alpine di Cortina con Cortina Cube la società che gestisce gli impianti di Faloria, Cristallo e Mietres. Il tracciato è lungo circa 3. 800 metri e il tempo di percorrenza è di 2 ore; presenta un dislivello di circa 400 metri fra quota 1. 697 metri del parcheggio a Rio Gere e quota 2. 110 metri del rifugio Faloria. Si accede al Dolomieu dal rifugio Faloria, raggiungibile con la funivia, e lo stesso segue il limite dell’Alpe lungo le creste rocciose che scendono verso valle. Il sentiero è caratterizzato da una pendenza contenuta e si addentra nel bosco di larici, cembri e abeti. L’arrivo a Rio Gere consente poi il rientro a Cortina con i mezzi oppure seguendo ancora il sentiero verso Cortina.


Domenica erano numerosi coloro che hanno approfittato della splendida giornata di sole e hanno attraversato il sentiero dedicato al geologo che ha dato il nome alle Dolomiti. «Purtroppo la madre dei cretini è sempre incinta», commenta armeggiato Enrico Ghezze, amministratore di Cortina Cube, «e qualcuno ha distrutto la nostra cartellonistica. Un atto che si commenta da sé. Abbiamo già dato incarico alla tipografia di stampare i nuovi cartelli che poi posizioneremo. Il danno è limitato ma dà fastidio, anche perché non è la prima volta che nei sentieri alpini qualche imbecille si diverte a distruggere la segnaletica». Il record negativo di atti vandalici sulla tabellonistica fu tra il 2010 e il 2012. In due anni oltre 100 cartelli furono oggetto di atti di vandalismo a discapito del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo e della sezione ampezzana del Cai. Le zone maggiormente interessate da questo increscioso fenomeno furono quelle a nord di Cortina, ossia Cianderou, Lago Ghedina, Podestagno, Prà de Castel, ex ferrovia delle Dolomiti, Lago Bianco, Val di Gotres, Forcella Lerosa, ma anche il resto del territorio non ne fu esente. Tabelle rotte o asportate sono state individuate anche a Pian del Forame, in Val Padeon, in Val Granda, a Cianpo Marzo, a Tardeiba ed ai Tonde di Faloria.


«Purtroppo è impossibile individuare chi commette questi atti», spiega Ghezze, «anche nell’area del Parco, dove ci sono le guardie c’è chi ha distrutto in passato numerosi cartelli. Ora sul Dolomieu sistemeremo la segnaletica; resta tanta amarezza. Sono gesti davvero incomprensibili e ingiustificabili».


Alessandra Segafreddo


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