«Vandali, questione di ordine pubblico»
BELLUNO. Una ferma condanna dei vandalismi che hanno imbrattato i muri di Belluno ma anche una riflessione sul ruolo delle istituzioni. È quella che propone il consigliere comunale di minoranza Raffaele Addamiano in una lettera aperta. «Nel momento in cui vi è la commissione di un reato» spiega Addamiano, di professione avvocato, «la questione non è più solo di mera educazione come ha sostenuto, sbagliando, il
primo cittadino del capoluogo, ma è pure una faccenda di ordine pubblico. Ignorare ciò, nella migliore delle ipotesi, tradisce un sinistro pregiudizio ideologico lassista tale per cui, in fondo, certi comportamenti vanno quasi giustificati e compresi perché frutto di una società malata». Addamiano fa inoltre alcune riflessioni di natura sociale. «Probabilmente chi ha compiuto un atto così stupido non è solo un individuo che ha un assoluto bisogno di educazione al rispetto del prossimo ed alla cultura del bello, ma, se giovane o giovanissimo, ha anche la prioritaria necessità che la scuola ed i genitori gli insegnino che ci sono comportamenti deviati, i quali non ammettono alcuna indulgenza o falso buonismo, né magnanima comprensione» continua l’avvocato, «in altri termini, va detto con forza e senza remore a questi vandali che ci sono, prima ancora che i diritti, dei doveri civici la cui violazione va severamente punita perché non è ammissibile deturpare beni della comunità senza poi pagarne le conseguenze economiche, legali e morali».
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