«Vanno tutelati i diritti degli alunni con handicap»
BELLUNO. «Genitori state attenti, vigili e con occhi aperti, perché i vostri figli abbiano tutte le ore di insegnamento previste per legge in base alla loro disabilità. Questo è un principio...
Ines Mazzoleni Ferracini
BELLUNO. «Genitori state attenti, vigili e con occhi aperti, perché i vostri figli abbiano tutte le ore di insegnamento previste per legge in base alla loro disabilità. Questo è un principio imprescindibile. Se non fosse rispettato, saremmo pronti a intervenire». L’appello arriva dalla presidente dell’Associazione italiana persone Down (Aipd), Ines Mazzoleni Ferracini, che interviene sul tema della carenza di docenti di sostegno nelle scuole bellunesi. Un fenomeno che, purtroppo, va a colpire una fascia di per sé già debole. Ma Mazzoleni Ferracini non intende mollare e invita tutti a «non lasciare che vengano calpestati i diritti dei disabili».
«Quello della mancanza di docenti di sostegno è un problema che, purtroppo, ormai da qualche anno sta interessando le scuole della nostra provincia, soprattutto quelle di istruzione superiore», precisa la presidente dell’Aipd. «Il malcontento tra le famiglie bellunesi è grande, perché in molte classi arriveranno insegnanti non specializzati a gestire persone con handicap. I genitori devono sapere che nessuno può obbligare il loro figlio a rimanere a casa, figlio che non può neppure essere preso in carico dai collaboratori scolastici. Lo studente con handicap deve essere gestito da un docente di sostegno o tutt’al più da un insegnante di altre materie».
«Speriamo», conclude Ines Mazzoleni Ferracini, «che la riforma della scuola, che prevede la distinzione tra graduatorie per il sostegno e per posti comuni, possa portare a qualcosa di positivo. Prossimamente chi farà il sostegno farà solo quello, non potrà essere inserito anche in elenchi per materie curriculari. In questo modo si preservano le professionalità acquisite con l’esperienza oltre che con una formazione specifica. Le famiglie, quindi, stiano attente».
(p.d.a.)
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