Varianti Anas, destituito Mainardi
Decisione improvvisa dopo l’intervista al Corriere delle Alpi. Ufficialmente è “incompatibile perché vive in Cadore”
BELLUNO. Colpo di scena: l’architetto bellunese Bortolo Mainardi è stato rimosso dal ruolo di referente del gruppo istruttore della Commissione Tecnica del ministero dell’Ambiente per la Valutazione di impatto ambientale, gruppo che stava lavorando sui pareri relativi ai progetti di varianti sulla ss 51 di Alemagna. Si tratta delle opere previste per migliorare l’accessibilità a Cortina in occasione del Mondiali di sci 2021, cioè: le rettifiche delle curve di Castellavazzo, le gallerie a Tai e Valle di Cadore, la variante a San Vito e quella a Cortina. La destituzione di Mainardi, che è stato fatto dimettere da referente ma anche da componente del gruppo istruttore della Via, è avvenuta a poche ore dalla pubblicazione di una sua intervista sul
Corriere delle Alpi
, la settimana scorsa, quando ha accennato ad alcune preoccupazioni sui tempi e ha sottolineato: «È da evitare che in nome dell’urgenza si cerchino scorciatoie».
Architetto Mainardi, è vera la notizia che lei non è più nel gruppo di lavoro per le varianti previste dall’Anas lungo l’Alemagna?
«Vera».
Scusi, ma come mai questa destituzione in corso d’opera, cosa è successo?
«Mi è stato improvvisamente comunicato che sarebbe sopraggiunta una incompatibilità del mio ruolo di istruttore delle varianti alla ss 51 di Alemagna, con il fatto di essere bellunese e di vivere tra le Dolomiti, in Cadore».
Cosa c’entra tutto questo? C’è qualcos’altro sotto?
«È evidentemente una strana motivazione, una scusa ingannevole per sottacere qualcosa d’altro».
Cos’altro? Cosa vuol far intendere?
«Non essendomi stati mossi rilievi su competenza e professionalità, cioè su connotati etici e tecnici, pertanto non rimane che quel campo laddove il potere decisionale è legato alle contingenti convenienze di parti politiche e ciò, mi creda, né mi sorprende, né mi scombussola».
Ma il fatto che lei, essendo del posto, conosce bene il territorio, non dovrebbe essere di per sé già un fattore positivo?
«Conoscere l’ambiente naturale che deve accogliere una infrastruttura viaria da sempre aiuta il compito di analisi e valutazione dei probabili impatti, in questo caso come vede l’eccezione non ha confermato la regola».
Ed ora, cosa prevede dopo il suo esonero?
«Verrà nominato un nuovo referente e un nuovo gruppo di colleghi che avvieranno il lavoro istruttorio come già avevo iniziato due mesi orsono io con il mio gruppo, impostando sostanzialmente tre pareri, in tempi da record, rispettando proprio l’urgenza istruttoria che mi avevano premesso al momento dell’incarico del 30 ottobre 2017».
Ma allora c’è il rischio di allungare i tempi delle procedure, anche se lei ha già dichiarato che non le sembrano fattibili le varianti nei tempi per Cortina 2021.
«Le responsabilità sui pareri e sui tempi non sono più mie. La mia opinione sui tempi di realizzazione è confortata da oltre quarant’anni di attività professionale, ma soprattutto si rafforza da quanto recita l’art 61 della Legge finanziaria n°50 del 24 aprile 2017, norma che prevede la nomina a Commissario per i lavori sull’Alemagna del Presidente dell’Anas e che al comma 26, oltre a obbligare le imprese affidatarie dei lavori a costituire un’ulteriore garanzia fideiussoria pari al 20% dell’importo delle opere, prevede per i lavori delle varianti “..l’ultimazione entro il temine fissato dal bando di gara e comunque non oltre il 31 dicembre 2019”».
Quindi a partire da oggi abbiamo meno di due anni per approvare i progetti e realizzare le varianti?
«Questo è scritto nella legge, avvalorando le mie preoccupazioni sui tempi che, se annunciati e non rispettati potrebbero riflettersi negativamente sulla delicata e importante organizzazione dei Mondiali di sci di Cortina del 2021».
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