Vas: arrestati mentre rubano gasolio

Due trevigiani colti sul fatto in un cantiere, bottino da 170 euro
VAS.
Rubavano gasolio dagli autocarri in sosta nel cantiere di una cava di inerti, riempiendo taniche da venticinque litri. Al buio, nel cuore della notte, nessuno in giro: doveva essere un colpo facile facile. Ma la loro presenza è stata rilevata dall'impianto di videosorveglianza. Quando sono arrivati i carabinieri, i due ladri erano ancora lì, con le taniche in mano. Sono finiti direttamente in carcere a Belluno.  Tanta fatica per niente. Per Z.G., 50 anni di Volpago del Montello, e V.O., 44 anni di Resana - entrambi con precedenti per reati contro il patrimonio e contro la persona - è finita nel peggiore dei modi. Nel cuore della notte, al freddo, in un cantiere desolato si sono trovati davanti i lampeggianti dei carabinieri dopo una buona mezz'ora di lavoro. Con pazienza certosina, avevano "succhiato" dagli autocarri in sosta 125 litri di gasolo, riempiendo cinque taniche da 25 litri. Un bottino misero, neanche 170 euro. Ma che gli costerà caro. Ieri i due trevigiani avrebbero dovuto essere processati per direttissima, ma il loro avvocato (Giorgio Gasperin) ha chiesto i termini a difesa, per capire come sono andati i fatti, e il processo è stato rinviato al 25 febbraio.  Il fatto è avvenuto verso le tre di notte, nel cantiere della ditta Plinto Sistem srl di Vas, lungo la strada provinciale "Madonna del Piave". I due hanno lasciato l'auto fuori dal cantiere e sono entrati nel piazzale, ignari del sistema di videosorveglianza in funzione. La ditta privata che sorveglia l'impianto ha rilevato la loro presenza e allertato i carabinieri di Feltre. Sul posto è stata spedita la pattuglia di Quero, che operava in quella zona. Tra l'ingresso dei ladri nel cantiere e l'arrivo dei militari non è passata più di mezz'ora. I due avevano svuotato qualche autocarro ed erano intenzionati a completare l'opera. Alla vista dei carabinieri hanno provato a fuggire, ma sono stati raggiunti e fermati, con l'aiuto di una seconda pattuglia. Ad aggravare la posizione di Z.G. c'è anche il fatto che in tasca gli è stato trovato un coltello a serramanico. Dovrà quindi rispondere di porto abusivo d'arma. I due sono stati portati direttamente a Baldenich, a disposizione del pm di turno, Roberta Gallego.  Nei giorni scorsi altri due cantieri del Feltrino sono stati presi di mira dai ladri, che hanno portato via attrezzature, cavi elettrici e gasolio. Furti di scarsa rilevanza economica, ma che sembrano avere una matrice comune. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Feltre. (cric)

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