Vasca di laminazione, parte il cantiere

Il maxi bacino sotterraneo da 4 mila metri cubi dovrà mettere al sicuro la frazione di Mugnai dagli allagamenti

FELTRE. Al via i lavori per la vasca di laminazione, un intervento che Mugnai aspetta da tempo e che gli abitanti hanno sollecitato a più riprese per risolvere l’annoso problema degli allagamenti nelle case, a cui è legato anche lo sviluppo urbanistico della frazione, sospeso finché non sarà completata l’opera di canalizzazione delle acque.

Un primo stralcio dell’intervento, che prevede un nuovo canale di scolo per convogliare a valle le acque piovane provenienti dall’abitato di Mugnai, è già stato fatto dalla Regione e adesso sono iniziati i lavori per la realizzazione della grande vasca di laminazione, come valvola di sfogo per le piene. Sarà ricavato un bacino nella campagna sotto via Scuole con una capacità di 4 mila metri cubi di volume, dove in caso di precipitazioni intense potranno sfogare le acque che da lì saranno scaricate nel rio Musil. Questo non solo per permettere le nuove costruzioni, ma anche per mettere in sicurezza quelle esistenti.

Il progetto è da mezzo milione di euro dei Fondi di confine. Una volta realizzato, mancherà ancora un tratto del canale di raccolta delle acque ad opera del Genio civile, che tempo addietro si è preso l’impegno di completare la dorsale già costruita da via Scuole a valle verso la vasca di laminazione. Resta da fare il pezzo da via Scuole a via della Grande, ma nel frattempo il tratto realizzato sarà funzionale. Infatti potranno essere fatti i primi allacci alla canaletta.

L’opera si inserisce nel piano di mitigazione del rischio idrogeologico con attenzione alle frazioni, come sottolinea l’assessore ai lavori pubblici e alla protezione civile Adis Zatta, che annuncia l’arrivo delle ruspe: «Sono stati consegnati i lavori e la ditta vincitrice dell’appalto – la Cgm di Montebelluna, che si è aggiudicata il bando con un ribasso del 15,1 per cento – sta già apprestando il cantiere e portando i mezzi».

L’obiettivo è risolvere un problema che tormenta gli abitanti della frazione da anni. Sono state fatte indagini idrogeologiche per individuarne la causa e lo studio del 2014 ha rilevato una situazione di pericolo idraulico che caratterizza il torrente Musil nel tratto a valle del paese. In particolare, la criticità più evidente è quella che interessa l’attraversamento della Ss 50, cioè il “Ponte della Fusinetta”, zona in cui confluiscono il torrente Musil e il fosso tombinato proveniente da via Valentine.

Originariamente, l’intervento era pensato per permettere le nuove costruzioni con una capacità di invaso della vasca di laminazione pari a 2 mila metri cubi, poi però è stato rivisto per garantire non solo il nuovo edificato, ma anche l’edificato esistente, raddoppiando a 4 mila metri cubi il volume di invaso necessario alla laminazione delle piene.

Raffaele Scottini

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