Vaticano, l’ex comandante Giani ad Auronzo

Il capo della Gendarmeria del papa, appena dimessosi dopo una fuga di notizie, ha confermato la visita al sindaco

AURONZO. Domenico Giani, l’ex comandante della Gendarmeria vaticana, sarà presto ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo. Lo ha comunicato lui stesso all’amica Tatiana Pais Becher, sindaco di Auronzo.

Giani ha accompagnato Benedetto XVI a Lorenzago nel 2007. «Ho avuto il piacere di conoscere e collaborare con il comandante Giani nel 2007, quando ricoprivo l’incarico di assessore alla Cultura, in occasione dell’organizzazione della visita di Papa Benedetto ad Auronzo», fa sapere il sindaco.

«Ricordo di aver partecipato a numerose riunioni con lui e con lo staff del Vaticano e che a colpirmi, oltre alla professionalità, è stata la sua grande umanità e semplicità; la mia richiesta di posizionare i bimbi auronzani del centro ricreativo Il Buffettin sul sagrato della chiesa di Santa Giustina era stata respinta con fermezza da tutti i presenti, che non volevano nessuno vicino a Sua Santità. Giani ha invece accolto immediatamente la proposta, con grande gioia di bimbi, famiglie e insegnanti».

Fra Pais Becher e Giani è nata così un’amicizia, tanto che il comandante ha seguito con grande interesse la catena umana “Le Dolomiti abbracciano l’Africa” del 2009 e “Le Dolomiti abbracciano i diritti umani” del 2015.

«Dopo la mia elezione a sindaco nel 2017 insieme alla lettera di congratulazioni mi invitò in Vaticano nell’autunno dello stesso anno», ricorda ancora Pais Becher, «mentre nel 2018 fui invitata all’annuale festa della Gendarmeria, insieme al sindaco di Arezzo, città d’origine di Giani e a numerose autorità. Anche in quell’occasione Giani dimostrò una grande sensibilità presentandomi all’amico Claudio Baglioni e parlandogli dell’abbraccio di solidarietà alle montagne simbolo delle Dolomiti Unesco».

Quest’anno Pais Becher e Giani si sono sentiti varie volte con il proposito comune di organizzare un incontro pubblico in Val d’Ansiei durante il quale il comandante della Gendarmeria vaticana avrebbe raccontato della sua esperienza di angelo custode dei papi.

«L’ultimo contatto è di circa un mese fa, durante il viaggio del Papa in Africa, quando il caso della ventilata chiusura del Pio XII di Misurina mi aveva indotto a scrivere una lettera al Segretario di Stato Vaticano, cardinale Parolin. È stato proprio il comandante a consegnare personalmente la mia lettera a Parolin e ad illustrargli il caso di Misurina», riferisce il sindaco.

«L’altro ieri alla notizia delle dimissioni gli ho inviato un messaggio per comunicargli il mio dispiacere, messaggio al quale Giani ha risposto confermando l’appuntamento tra le Dolomiti del Cadore, con una data che verrà concordata possibilmente entro Natale».

Giani è stato congedato dopo 20 anni di servizio in Vaticano per un ordine di servizio giudicato dal papa “peccato mortale” per la sua diffusione indebita che l’ha portato nelle redazioni dei giornali. L’autore di questa fuga di notizie è al momento ancora sconosciuto e le indagini sono in corso. Nel frattempo lo stesso Giani, amareggiato per l’accaduto, ha presentato a Francesco le proprie dimissioni che, dopo una serie di colloqui, sono state accolte. —


 

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