Vede i carabinieri al bar e intona il coro da stadio è condannato a sei mesi

SINISTRA PIAVE. Una canzoncina per i carabinieri. E.B. era senz’altro ubriaco quel giorno, in un bar della Sinistra Piave, quando due militari sono entrati, dopo aver ricostruito un incidente stradale. Ne conosceva soprattutto uno, perché tempo prima aveva ritirato la patente al padre per guida in stato di ebbrezza e il provvedimento aveva spinto l’anziano a togliersi la vita, nel corso della notte. Ma anche l’altro poteva essergli noto, trattandosi del comandante della stazione.

Quando l’ha visto, ha cominciato a cantare il coro sulla disoccupazione, che spesso intonano gli ultrà delle squadre di calcio. C’è stato anche un tentativo di fare lo sgambetto e un invito ad andare «a rubare a casa vostra». Nel momento in cui gli sono stati chiesti i documenti per l’identificazione, l’uomo non ha declinato le sue generalità e ai reati di minaccia o violenza e resistenza a pubblico ufficiale si è aggiunto quello di rifiuto appunto di declinare le proprie generalità.

Nella sua requisitoria, il pubblico ministero Modena ha ritenuto provate tutte le accuse. I carabinieri sono stati offesi, sbeffeggiati e canzonati e l’imputato meritava una condanna a nove mesi e 15 giorni di reclusione, partendo da una pena base di otto mesi. Il difensore di fiducia Stiz del foro di Padova ha cercato di demolire tutte le accuse e, in parte, c’è anche riuscito, perché un paio di reati sono stati derubricati in qualcosa di meno grave. Ad ogni modo, E.B è stato condannato a sei mesi di reclusione dal giudice Zantedeschi più il pagamento delle spese processuali. —

G.S.



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