Vello tuona: «Teniamo al decoro»
LENTIAI. «L'amministrazione comunale ha a cuore il decoro del centro storico di Lentiai, i fatti lo dimostrano». Risponde così il sindaco Armando Vello alle accuse mosse dal capogruppo di minoranza Gino Pasqualotto apparse recentemente sulla stampa: alla giunta guidata da Vello veniva addossata la colpa del deterioramento delle costose opere di sistemazione della piazza di Lentiai.
In particolare, il gruppo "Lentiai scriviamo il domani" aveva parlato di disinteresse del sindaco per il decoro pubblico, segnalando danni progressivi alla pavimentazione antistante il municipio e alle cornici delle recinzioni lungo le aiuole. Ma il sindaco non ci sta e risponde per le rime: «Affermazioni pretestuose che denotano la totale mancanza di conoscenza dei fatti» ha inveito il primo cittadino lentiaiese durante l'ultimo consiglio comunale del 21 dicembre.
Alla seduta c’erano solo i consiglieri di maggioranza per impegni della minoranza e in segno di lutto per Marcello Di Leonardo, l'operaio della Pandolfo. «Gran parte delle pietre dissestate sono già state sostituite a totali spese della ditta che ha eseguito i lavori, che oltretutto ha già sottoposto la pavimentazione a un trattamento per evitarne il deterioramento».
«Il danno riguarda alcune piastrelle ed è stato probabilmente causato da un lotto di materiale già difettoso: era impossibile prevederlo, tanto è vero che sono in corso chiarimenti tra fornitore e ditta per risalire alle responsabilità», ha sottolineato Vello, «i danni al muretto di recinzione delle aiuole sono innegabilmente causati da molte auto che, mentre parcheggiano, ci vanno addosso e lo dimostrano gli evidenti segni di pneumatici e le tracce di vernice».
«Il ripristino è da tempo previsto e rientra in un più ampio progetto di risistemazione dei centri storici" conclude l'amministratore lentiaiese, riferendosi all'iniziativa "Prospettive urbane in Val Belluna" che coinvolge i comuni di Lentiai, Mel e Quero-Vas. «Spero che ogni dubbio sul nostro presunto disinteresse al decoro pubblico sia stato fugato, visto che questo è uno dei principali punti del nostro programma amministrativo». (bdp)
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