Velocità sotto accusa il camion ribaltato sfiorava i 100 all’ora

Il camionista è in rianimazione ma non è in pericolo di vita La Sr348 è stata liberata dal clinker solo dopo mezzanotte

QUERO VAS. È l’alta velocità l’indiziata numero uno dell’incidente accaduto martedì sera intorno alle 19 l’ungo la Sr348 all’altezza di Carpen. Mentre Pastelj Kladvij, conducente del camion che si è ribaltato, resta ricoverato nel reparto di rianimazione – ma si tratterebbe solo di una misura precauzionale adottata dai medici del’ospedale Santa Maria del Prato – la polizia stradale di Feltre ha ricostruito abbastanza compiutamente la dinamica di quanto accaduto. I rilievi eseguiti e il controllo della strumentazione del camion hanno rafforzato la tesi dell’alta velocità. Il camion che viaggiava trasportando un carico di clinker per la produzione di cemento, stava procedendo in direzione Feltre a una velocità di quasi 100 chilometri l’ora, oltre il limite che in quel tratto è fissato a 80, e ben oltre il buon senso tenuto conto che si sta parlando di un camion a pieno carico.

Gli agenti del distaccamento di Feltre non sembrano nutrire dubbi sulla velocità eccessiva, mentre va sottolineato che gli esami del sangue tesi a evidenziare alcol in eccesso o la presenza di sostanze stupefacenti hanno dato esito negativo. Dunque il camionista sloveno era nelle condizioni ideali per guidare. Quella che l’ha tradito è stata la fretta o la sottovalutazione del tratto stradale, più o meno lo stesso che a fine maggio era costato il ribaltamento dell’autobus carico di ragazzini della provincia di Trento.

Dall’inizio della frenata tentata dal camionista al punto dove il veicolo si è effettivamente fermato ci sono circa duecento metri tra segni lasciati dai pneumatici, effetti dello scarrocciamento e tracce lasciate dallo sfregamento della fiancata del veicolo sull’asfalto. Un incidente che ha trasformato la cabina di guida in una sorta di frullatore dentro il quale il 48enne sloveno si è trovato suo malgrado. Così si spiegano le numerose fratture riportate e la necessità di ricoverarlo in rianimazione. Ieri è arrivata in a Feltre la moglie del camionista, informata nelle ore successive all’incidente dalla polizia slovena, avvertita dai colleghi feltrini. I medici non lo considerano in pericolo di vita ma l’entità delle lesione induce alla prudenza. È possibile che oggi o più probabilmente domani i sanitari siano in grado di avere un quadro clinico più definito.

Stanno meglio invece i tre occupanti del piccolo fuoristrada Suzuki rimasti coinvolti nell’incidente. Il bambino che c’era in auto è stato aiutato a superare i momenti di terrore vissuti a bordo della macchina, ma di fatto non aveva riportato ferite. Gli adulti che si trovavano con lui hanno riportato ferite fortunatamente non gravi e sono già stati dimessi nella serata di martedì. In pratica, la famiglia di queresi è già rientrata a casa, mentre notevoli sono stati i danni riportati dal fuoristrada Suzuki.

È stata una lunga serata anche per gli automobilisti che si sono ritrovati a transitare lungo la Sr348 con traffico deviato sulla Sinistra Piave all’altezza di Fener. Gli addetti dell’impresa Rech sono stati impegnati fin dopo la mezzanotte per liberare la carreggiata dai circa trecento quintali di materiale finito sull’asafalto a seguito del ribaltamento. Sul posto erano intervenuti anche i vigili del fuoco di Feltre, i volontari del Basso feltrino e l’autogru fatta arrivare da Belluno.©RIPRODUZIONE RISERVATA

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