Vena d’Oro, campi adolescenti ma anche rifugio per disagiati

Ponte. L’ex colonia Enel, recuperata 4 anni fa, ora è un riferimento per aggregazione e accoglienza Altre iniziative estive saranno rivolte in agosto ad adolescenti e volontari provenienti da tutta Italia

PONTE NELLE ALPI. Continua il percorso che, iniziato quattro anni fa, ha portato al recupero delle strutture della Vena d’Oro, diventate un punto di aggregazione e accoglienza.

Si stanno infatti moltiplicando le attività e le iniziative di divulgazione e raccolta fondi promosse dall’associazione “Insieme verso Nuovi Orizzonti Triveneto Onlus”, che ha sede operativa proprio nel complesso dell’ex colonia Enel ed è presente, dall’inverno 2015, con un punto di ascolto ed espositivo (temporaneo) anche in centro Belluno (il “Nuovi Orizzonti Point”). Le strutture della Vena d’Oro, cadute in disuso a partire dagli anni Novanta per la cessazione delle attività ricettive rivolte ai figli dei dipendenti Enel, sono oggetto da parte dell’associazione, che le ha in comodato d’uso gratuito, di continui lavori di manutenzione e ristrutturazione. Un percorso che ha preso il via qualche anno fa, quando “Insieme verso Nuovi Orizzonti Triveneto Onlus” è riuscita ad avviare convenzioni e collaborazioni con Usl, Caritas, Ceis e servizi sociali di Ponte. Grazie al contributo di Gal Prealpi e Comunità montana bellunese si è potuto ristrutturare uno degli edifici del complesso, diventato un luogo di accoglienza e sostegno a chi vive situazioni di difficoltà.

I lavori, quindi, non riguardano solo le strutture, ma principalmente le persone. Un gruppo alternante di volontari e soggetti accolti risiede da più di due anni nel complesso della Vena d’Oro, seguendo un programma di conoscenza di sé e guarigione. A cinque di loro è stato anche indirizzato un progetto di formazione e reinserimento lavorativo e sociale chiamato “C’è posto per te” (co-finanziato dalla fondazione Cariverona), da poco conclusosi.

Lo scorso 2 luglio l’associazione ha inoltre ricevuto la prima visita del nuovo vescovo della diocesi di Belluno-Feltre, monsignor Renato Marangoni, che ha così potuto conoscere i progetti e gli ambiti di sviluppo della “Cittadella Cielo”, progetto ambizioso già presente in altre parti d’Italia e del mondo e in germoglio alla Vena d’Oro. Si tratta della creazione di un piccolo villaggio aperto all’accoglienza di persone bisognose, dove chiunque si senta emarginato possa sentirsi di nuovo accolto e sostenuto e dove ragazzi da tutta Italia possano formarsi al volontariato internazionale.

La Vena d’Oro ospiterà, da giovedì fino al 1° agosto, il “Campo lavoro adolescenti”. Altri campi estivi, rivolti ad adolescenti e volontari provenienti da tutta Italia, saranno aperti per tutto il mese di agosto. Chiunque desideri conoscere meglio la realtà di questa comunità può trovare in questi campi lavoro (di una o due settimane) un’occasione per vivere vacanze alternative, a contatto con la natura del parco della Vena d’Oro, con se stessi e con gli altri. (m.r.)

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