Venditori approfittano di un ragazzo autistico smerciando cartoline
BELLUNO. Cartoline a peso d’oro. Stefano Aiello è accusato di aver approfittato di un ragazzo bellunese autistico, sotto i portici di piazza dei Martiri. La Procura della Repubblica l’ha portato a processo per l’ipotesi di reato di circonvenzione d’incapace. Il 24enne di origine torinese era atteso in tribunale ieri mattina, ma non l’ha visto né sentito nessuno. Nemmeno il suo avvocato bellunese Mario Mazzoccoli.
Ma il procedimento penale va avanti, anche se lui non c’è. Il giudice Feletto ha raccolto le liste dei testimoni e fissato le prossime due udienze: 13 e 30 maggio, per chiudere la fase istruttoria. Seguiranno la discussione e la sentenza di primo grado.
I fatti contestati sono del dicembre 2017. È il periodo precedente alle feste di Natale e nelle piazze cittadine non mancano i venditori occasionali per iniziative che dovrebbero essere benefiche. Due giovani, uno dei quali non è mai stato identificato, intercettano il ragazzo bellunese e si rendono conto di avere davanti una persona vulnerabile e facilmente suggestionabile. Secondo l’accusa, gli allungano delle cartoline di scarso valore e, tanto per cominciare, si fanno consegnare 15 euro in contanti. È tutto quello che il benefattore occasionale ha in tasca.
Ma visto che ci sono, cercano di avere dell’altro denaro e si fanno accompagnare al più vicino sportello bancomat della Cassa di Risparmio del Veneto e lo convincono a fare un prelievo di 40 euro. I due non sembrano essere mai contenti e cercano di propiziare altri prelevamenti, ma qualcuno in banca si accorge di quello che sta succedendo e blocca l’erogazione. Per sbloccarla non basteranno le proteste di Aiello, che entrerà nella filiale, insieme al titolare del conto corrente.
Inevitabile la querela per l’ipotesi di reato di circonvenzione d’incapace. La vittima ha un’amministratrice di sostegno, mentre l’imputato un avvocato d’ufficio. A metà maggio, l’audizione dei primi testimoni dell’accusa. —
Gigi Sosso
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