Vendramini: «Anche da noi non passerà lo straniero»

PONTE NELLE ALPI. «La nostra opposizione sarà fermissima. Ribadiamo il nostro “no” anche a questo progetto di ulteriore sfruttamento del fiume Piave». Il sindaco di Ponte nelle Alpi, Paolo...
paolo vendramini
paolo vendramini

PONTE NELLE ALPI. «La nostra opposizione sarà fermissima. Ribadiamo il nostro “no” anche a questo progetto di ulteriore sfruttamento del fiume Piave». Il sindaco di Ponte nelle Alpi, Paolo Vendramini, non usa mezzi termini: «Bloccheremo tutto, di qui non passeranno». Una dichiarazione che arriva a seguito dell’amara scoperta fatta qualche giorno fa dagli uffici comunali: sul tavolo c’è infatti una richiesta per la derivazione d’acqua pubblica a uso idroelettrico dal Piave presentata dalla società Laut Srl di Padova. Una domanda pubblicata sul Bur n. 41 del 28 aprile e di cui il Comune ha preso atto: «Le amministrazioni vengono bypassate», commenta Vendramini. «Non siamo stati informati direttamente, ma i nostri uffici portano avanti un continuo monitoraggio e sono venuti a conoscenza di questa intenzione di procedere alla costruzione di una centralina sul Piave in territorio pontalpino. E non si tratta della prima istanza presentata da una ditta esterna».

A fine 2015, infatti, l’altoatesina Reggelbergbau di Nova Ponente aveva presentato domanda per una concessione a uso idroelettrico in località Santa Caterina. Ora, la Laut Srl ha fatto istanza in concorrenza lo scorso 10 marzo per costruire una centralina a Cadola. Ed è fissato in 30 giorni dalla pubblicazione sul Bur della Regione il termine perentorio per la presentazione di eventuali domande in concorrenza. «Come abbiamo fatto per la centralina di cui sarebbe prevista la costruzione in località La Nà, sotto il Ponte di Santa Caterina, anche per questa nuova richiesta andrò in Provincia per prendere visione del progetto, insieme ai colleghi Veniero Levis e Marta Tibaldo», sottolinea Sergio Deon, responsabile del settore lavori pubblici del Comune.

«Ricordiamo che contro la centralina idroelettrica a Santa Caterina si è mossa anche Enel. L’ennesima dimostrazione che il progetto non è attuabile», evidenzia Vendramini. «Per La Nà l’iter sta procedendo, tanto che è stato chiesto al Comune un parere riguardo all’inserimento ambientale dell’impianto. Ma noi ci muoveremo per bloccare tutto. E penso proprio che lo stesso farà la Soprintendenza. Il medesimo percorso sarà affrontato per la richiesta della Laut Srl: è impensabile che, solo per interessi economici, si vada a costruire manufatti incompatibili dal punto di vista ambientale e paesaggistico, ma anche urbanistico e idraulico. Non ci fermeremo». (m.r.)

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