Veneto strade dimezza il premio produttivo

Per gli operai un taglio medio da 600 euro. La Filt Cgil: «Fanno cassa sulla pelle dei lavoratori»
sTRADE INNEVATE
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BELLUNO. Veneto Strade taglia il 50% del premio di produzione ai suoi lavoratori per razionalizzare le risorse e subito scatta la protesta dei sindacati che aprono una vertenza per la messa in mora della società. «Siamo pronti anche ad andare in tribunale, se necessario, per rivendicare i diritti dei lavoratori».

Si fa incandescente la situazione a Veneto Strade, e se da un lato proprio ieri è venuta la conferma che i 13 milioni di euro in spesa corrente nel bilancio regionale 2016 saranno ritagliati per la viabilità (la stessa cifra dello scorso anno), resta ancora da capire dove saranno prese le risorse restanti per arrivare a quota 35 milioni. Si parlerà anche di questo, martedì prossimo a Venezia, nell’incontro previsto tra la Provincia di Belluno e l’assessore veneto ai trasporti Elisa De Berti. Un incontro che interesserà nel corso delle settimane tutte le province venete.

«Quello che non possiamo permettere», commenta Alessandra Fontana, segretaria della Filt Cgil, «è che a farne le spese siano sempre e solo i dipendenti. Non possiamo accettare che, senza alcun preavviso, dallo stipendio di dicembre venga decurtata la metà del premio di produzione, circa 600 euro in media per ciascun dipendente. Un taglio che arriva, nonostante la discussione per le risorse sia ancora aperta. Per questo», prosegue Fontana, «abbiamo subito aperto una vertenza. Come Filt abbiamo raccolto l’adesione di oltre metà dei lavoratori di Veneto Strade di Belluno (un’ottantina di mandati su 149 addetti effettivi) per rivendicare in sede legale i loro diritti. I lavoratori, infatti, ad oggi devono fare i conti non solo con un premio di produzione dimezzato tout court dalla proprietà, ma anche con il mancato riconoscimento della progressione di carriera, che matura ogni due anni. Inoltre, non sono stati riconosciuti i livelli proporzionati alle reali mansioni svolte, oltre alla vacanza contrattuale, visto che il contratto Anas è scaduto da anni».

Per la Filt è importante che «questi diritti vengano riconosciuti e siano uguali per tutti. Per questo vorremmo sapere se il taglio del premio a fine 2015 abbia interessato tutti i dipendenti della società a tutti i livelli o solo gli operai. Perchè è troppo comodo tagliare sul personale. Gli sprechi ci sono anche in Veneto Strade, come abbiamo sempre detto, ma non sono certo fatti dagli operatori che contribuiscono a tenere in ordine le strade. Per questo chiediamo che, nel momento della discussione sulle risorse destinate alla società, venga restituito quel 50% tagliato nel 2015». (p.d.a.)

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