Veneto Strade, disagi limitati
Se nel 2012 i tagli verranno annullati i servizi sono garantiti
La sp 1 della Sinistra Piave durante una nevicata
BELLUNO.
Disagi limitati per le strade bellunesi. E' abbastanza rassicurante la relazione di Veneto Strade sulle prospettive dei prossimi mesi. Ieri, a Venezia, la Provincia (con l'assessore Faoro) ha incontrato i vertici della società, per capire come si potrà curare la manutenzione delle strade bellunesi, alla luce dei minori fondi disponibili.
L'appuntamento era molto atteso, perché nei mesi scorsi Veneto Strade aveva messo le mani avanti, ventilando il rischio che alcuni interventi essenziali, come il piano neve e la prevenzione ghiaccio, potessero essere compromessi dai tagli, tanto da non escludere la chiusura delle strade più problematiche nei periodi invernali. Le segnalazioni scritte della società e la mancanza di informazioni avevano poi scatenato la polemica in consiglio provinciale, ma a quanto pare la situazione è ancora sotto controllo. Il direttore generale Giuseppe Franco e il responsabile della sede bellunese Sandro D'Agostini hanno spiegato che, da qui a fine anno, Veneto Strade può garantire tutti i servizi, l'unica incertezza riguarda lo sfalcio dell'erba.
Per il 2012 tutto dipende da cosa succederà: se davvero, come annunciato nei giorni scorsi, il governo romano non ripeterà il decreto che ha fissato i tagli più dolorosi, la società sarà in grado di operare senza grossi problemi. Altrimenti le conseguenze negative non mancheranno, ma in questo momento l'ipotesi non è stata approfondita. Naturalmente la società ha chiesto garanzie sul trasferimento dei soldi. «Abbiamo chiesto un incontro con l'assessore regionale alla viabilità Renato Chisso», spiega il presidente della Provincia Gianpaolo Bottacin, «perché il 50% dell'attività di Veneto Strade è a Belluno e la questione è regionale. Il problema è che, nonostante le rassicurazioni, non possiamo essere sicuri che i tagli di quest'anno non ci saranno anche l'anno prossimo e la Regione deve garantire il servizio di manutenzione delle strade.
Abbiamo qualche carta da giocarci», butta lì il presidente. Flagellato da tagli che hanno ridotto a zero i margini di manovra programmatica, Bottacin non ci gira attorno: «Se l'ente Provincia dovesse trovarsi nell'impossibilità di garantire strade aperte e sicure, non esiterei a restituire le competenze alla Regione». Veneto Strade gestisce oltre 700 chilometri di strade bellunesi, con due convenzioni che, fino al 2010, valevano nel complesso poco meno di 20 milioni di euro. Quest'anno i fondi a disposizione non arrivano a 15 milioni. La prima convenzione (era De Bona) riguarda le strade ex Anas e non fissa una cifra precisa, lasciandola all'oscillazione dei fondi statali, circostanza che costringe Veneto Strade a "prendere quel che arriva", garantendo il servizio in ogni caso, o quasi. La seconda convenzione (era Reolon) per le strade provinciali storiche tutela molto di più la società, perché prevede una cifra fissa.
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