Veneto Strade, la Regione sta cercando una soluzione
BELLUNO. Al presidente dell’Anas la Provincia di Belluno ha consegnato un documento contenente i desiderata del territorio per un miglioramento ulteriore della viabilità. «Una sorta di promemoria su alcune delle priorità che il territorio ritiene debbano essere tenute in considerazione e che hanno come obiettivo di risolvere le criticità rappresentate da attraversamenti di centri urbani o da instabilità dei versanti o potenziare le infrastrutture anche quelle nuove per aprire la rete provinciale di Belluno verso l’esterno», dicono la presidente e il vice presidente di Palazzo Piloni, Daniela Larese Filon e Roberto Padrin.
Tra le priorità non poteva mancare al primo punto la galleria di Coltrondo (intervento corredato da una lettera scritta direttamente dal sindaco di Santo Stefano, Alessandra Buzzo), a cui segue il completamento della variante di Feltre per passare al raccordo dell’uscita dell’A27 a Cadola con un nuovo ponte sul Piave a San Pietro in Campo. Resta sul tavolo anche il problema delle strade ex Anas gestite da Veneto Strade, che stanno mettendo in grave difficoltà i bilanci provinciali.
«Ricordiamo che nel Bellunese abbiamo oltre 541 km di strade ex Anas e oltre 384 km di provinciali storiche», ha detto Padrin e per questi serve una soluzione. Soluzione che l’assessore regionale Elisa De Berti, presente all’incontro con Anas, sta cercando di risolvere.
«Sappiamo che per Belluno, il finanziamento di Veneto Strade è diventato problematico e visto che quest’anno scadranno tutte le convenzione delle altre province, ad eccezione del Bellunese (scade nel 2025), stiamo cercando una collaborazione tra Veneto e Anas per gestire al meglio la questione e presto avremo una soluzione che riguarderà tutto il territorio regionale». (p.d.a.)
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