Veneto Strade, si dimette Stefani al suo posto arriva Michele Artusato
belluno
Cambio della guardia a Veneto Strade: Lara Stefani non è più il dirigente delegato per l’area di Belluno. Al suo posto da sabato arriverà l’ingegnere Michele Artusato, 60 anni, di San Donà di Piave, con 30 anni di esperienza nel campo delle strade e del traffico.
Stefani si è dimessa, nei giorni scorsi, per motivi personali, lasciando un incarico che ricopriva dal dicembre 2016 ad interim, con l’uscita di scena del dirigente suo precedessore Sandro D’Agostini.
Artusato, però, visto anche l’imminente cambio di soci all’interno della compagine societaria, è stato assunto per nove mesi rinnovabili per altri nove. «Non possiamo fare contratti per tempi più lunghi, perché a breve dovrebbe arrivare Anas», spiega l’amministratore delegato di Veneto Strade, Silvano Vernizzi che aggiunge: «E quindi poi anche i dirigenti potrebbero cambiare. Ringrazio Lara Stefani per il grande lavoro svolto in questi ultimi anni». Lavoro che sarà portato avanti, in continuità dal nuovo direttore operativo della sede di Belluno.
«Artusato è stato nominato al termine di una selezione pubblica per titoli e colloquio», precisa Vernizzi. «Si tratta di un ingegnere trasportistico, esperto di progettazione e manutenzione delle infrastrutture stradali. Proviene dal mondo del privato e ha una lunga esperienza nel settore. Ha progettato la terza corsia dinamica della tangenziale di Mestre e di una parte del Passante sempre di Mestre, inoltre si è specializzato nel campo delle stime di traffico: sua la stima sulla Pedemontana».
«Proseguirò sul cammino tracciato da chi mi ha preceduto», dichiara Artusato, raggiunto al telefono. «Lo scopo è quello di dare efficienza alla rete stradale bellunese, per evitare problemi in caso di eventi atmosferici o dissesti. Ma l’intento è anche quello di potenziare la rete. Conosco bene la realtà bellunese per aver lavorato per diverso tempo, negli anni Novanta, nello studio Zollet dove ero responsabile della progettazione stradale. Inoltre, gestivo una società di ingegneria a San Donà, nel Veneziano, l’Area Engineering. Ero amministratore unico, ma ora, visto l’incarico, per motivi di incompatibilità, ho lasciato al mio socio. Praticamente le strade e il traffico sono il mio pane quotidiano».
«Quella che mi attende», prosegue il nuovo direttore, «è una sfida importante. Di cose da fare ce ne sono molte, ma molto dipende anche dalle risorse a disposizione. Continuerò nel programma di manutenzione già avviato e con la squadra vedremo cosa riusciremo a fare in vista dei Mondiali di Cortina».
Intanto qualche novità sul futuro di Veneto Strade dovrebbe arrivare a settembre. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, infatti, chiederà il parere del Consiglio superiore della Magistratura in merito all’entrata di Anas nella società veneta. Poi si andrà al confronto n seno alla Conferenza Stato-Regioni. Infine, un decreto del presidente del Consiglio concluderà la procedura. La speranza per la giunta veneta e per l’assessore competente che da tempo ormai segue tutta la partita, Elisa De Berti, è che si possa portare a casa questo passaggio di soci entro la fine del 2018. «Anche sulla riclassificazione stiamo sollecitando il Ministero affinché proceda con celerità», conclude De Berti. —
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi